C’è un vero e proprio allarme all’interno delle forze dell’ordine per il boom di decessi. Iniziano a essere tanti, troppi i morti in eccesso rispetto agli anni precedenti. In particolar modo è l’Arma dei Carabinieri a sollevare la questione, con i sindacati di categoria che iniziano a chiedere spiegazioni e a farsi qualche domanda. Il Siulm Carabinieri con una nota inviata al Comando Generale dei Carabinieri, evidenzia un notevole e inspiegabile aumento dei decessi all’interno del personale delle Forze armate. Sono infatti tanti, ormai, i casi di cronaca che riportano morti improvvise di carabinieri. L’ultimo, ad esempio, è avvenuto a Palermo. La vittima era un membro dell’Arma di soli 50 anni. (Continua a leggere dopo la foto)
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La Segreteria Nazionale del sindacato dei Carabinieri, il Siulm, ha dunque chiesto di voler trasmettere in formato elettronico i dati numerici di quanti appartenenti in servizio attivo all’Arma dei Carabinieri sono venuti a mancare sia complessivamente che: a) per causa di servizio; b) per suicidio; c) per malattia; d) per cause naturali; e) per altre cause dal 2013 al 2022. Il sindacato chiede i dati, possibilmente divisi per anno, per poterli analizzare e verificare eventuali avvenimenti che possano aver influito in maniera negativa su questo fenomeno choc dei morti in eccesso. (Continua a leggere dopo la foto)
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Morti in eccesso tra i Carabinieri, il sindacato Siulm vuole risposte
Ora il Siulm attende che le istituzioni rispondano, perché il tema dei morti in eccesso riguarda l’Italia intera. L’ultima morte improvvisa di un carabiniere risale alla prima metà di giugno. La vittima era il luogotenente Gerardo Cantarella, 50 anni, di Modica. Il carabiniere ha lasciato la moglie e due figli, un ragazzo diciassettenne e una bambina di otto anni. Cantarella, originario della provincia di Salerno, era addetto al Nor – Aliquota operativa della Compagnia di Modica. Aveva lavorato alla stazione di Palermo Crispi. Vent’anni fa era stato trasferito come comandante alla stazione di San Cipirello, per poi essere assegnato al Comando della stazione di Cinisi.
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