Cosa si potrà davvero fare e cosa invece no nella notte di Capodanno? Se lo stanno chiedendo in tanti, in queste ore, mentre si alternano decaloghi sulle regole da seguire e inviti alla prudenza. Ecco, allora, un piccolo promemoria per non correre rischi, a partire da uno dei punti più discussi, le feste in piazza: niente eventi, niente concerti, tutti cancellati. Il nuovo decreto del governo Draghi ha vietato categoricamente questo tipo di iniziative. Allo stesso modo, resteranno chiuse durante la serata del 31 gennaio le discoteche.
Al contrario del 2020, quando la situazione era più allarmante e i divieti più ferrei, non ci sarà alcuna forma di coprifuoco e sarà dunque possibile rientrare a casa a qualsiasi ora. Allo stesso modo, nessuna limitazione sul numero di amici e parenti da poter invitare a casa, anche se gli esperti hanno rinnovato gli inviti a seguire le regole: mascherine, distanziamenti, igiene e se possibile non troppe persone concentrate in un unico ambiente. Un punto, quest’ultimo, che sta facendo discutere e che ha scatenato la rabbia dei gestori delle discoteche, che resteranno chiuse fino al 31 gennaio per riaprire poi i battenti soltanto dal 1 febbraio.
Possibile, si chiedono gli operatori del settore, che il governo imponga la chiusura delle discoteche senza invece porre limiti agli invitati a casa, permettendo così, di fatto, di organizzare festini privati senza controlli? Una situazione che ha fatto scattare in queste ore Paolo Peroli, portavoce del Comitato Territoriale Esercenti che riunisce buona parte dei locali da ballo milanesi: “Si tornerà a favorire l’abusivismo e a ballare ovunque tranne dove c’è una licenza che lo permette”.
Polemiche hanno interessato anche il settore della ristorazione: nei locali, infatti, si potrà sì andare per il tradizionale cenone, ma solo se in possesso del Super Green pass (vaccinati o guariti, non basterà l’esito di un tampone negativo) e nel rispetto della capienza massima imposta per legge e dei distanziamenti. Tutte regole che salteranno, invece, tra le mura domestiche, dove ognuno potrà invitare chi vuole. Non ci saranno, invece, libertà relative agli spostamenti: si potrà viaggiare in un altro Comune o in un’altra Regione senza limiti, anche perché nessuna zona del Paese è fortunatamente in zona arancione. Per i mezzi pubblici (bus, metropolitane, treni ad alta velocità, navi, aerei) sarà però necessario indossare una mascherina FFP2.
Ti potrebbe interessare anche: Propaganda Live, bufera su Makkox per un tweet volgare e sessista