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Capezzone asfalta Sansonetti: “Ma cosa stai dicendo?!” Scontro epico in diretta (il VIDEO)

Pubblicato il 02/11/2022 10:40

Da oggi, 1° novembre, cade l’obbligo di vaccinazione per il personale sanitario, permettendo così a circa 4mila medici ad oggi sospesi di tornare al lavoro dopo che ne erano stati allontanati dalle leggi liberticide di Speranza, Conte e Draghi perché non avevano rispettato l’obbligo di vaccinazione anti-Covid. È quanto approvato dal Consiglio dei ministri (Cdm) nel decreto del 31 ottobre che anticipa di due mesi – dal 31 dicembre al 1 novembre – lo stop all’obbligo vaccinale per le professioni sanitarie. A chiarire il senso dei provvedimenti è stata direttamente la premier Giorgia Meloni insieme al ministro della Salute Orazio Schillaci nella conferenza stampa seguita al primo Cdm del nuovo esecutivo. “Cade l’obbligo della vaccinazione per il personale sanitario perché il quadro epidemiologico é mutato. Oggi l’impatto sugli ospedali è limitato, diminuisce l’incidenza dei casi e anche c’è una stabilizzazione delle terapie intensive occupate”. La decisione ha fatto ovviamente discutere, e nella trasmissione “Quarta Repubblica“, su Rete4, è andato in scena uno scontro epico tra Daniele Capezzone, giornalista de La Verità, e Piero Sansonetti, direttore de Il Riformista. Con una vittoria netta del primo. Ma cosa si sono detti? (Continua a leggere dopo al foto)

Mentre negli ospedali, nonostante il doveroso reintegro dei medici non vaccinati, resta una grave carenza di personale, che deriva da una programmazione sbagliata negli ultimi dieci anni con il ricorso sempre più frequente di medici extracomunitari o dei cosiddetti medici ‘a gettone’ che percepiscono emolumenti pari da 2 a 5 volte quelli percepiti dai medici che operano nel Ssn, resta comunque l’obbligo delle mascherine negli ospedali e Rsa fino al 31 dicembre per lavoratori, utenti e visitatori. A “Quarta Repubblica” si discute quindi del rientro dei medici no vax e Sansonetti in modo sornione sposa la linea di segnalarli attraverso un tratto distintivo, così che i pazienti – a suo avviso – possano riconoscerli e vitarli. “È proprio per un motivo scientifico che non mi fido”, afferma Sansonetti. A quel punto, però, insorge Capezzone. (Continua a leggere dopo il video)

“È una cosa gravissima quella che dici. Cosa vuoi mettere la lettera scarlatta? Io sono vaccinato, ma ho combattuto contro la grande vergogna per cui in questo Paese, mentre voi a sinistra tacevate, venivano fatte morire delle persone senza la possibilità di stringere la mano ai figli; è stato impedito a dei ragazzini di salire sui bus; è stato impedito a delle persone di salutare i propri parenti; è stato tolto lo stipendio ad alcuni lavoratori… Per quarant’anni vi siete riempiti la bocca con il ‘lavoro, lavoro lavoro’, e avete tolto il lavoro e il pane alle persone. Adesso ci sono 4mila lavoratori che possono essere molto utili negli ospedali e sono sani come gli altri e avranno di nuovo lo stipendio e non vi va bene? Vi va bene la lettera scarlatta, però”. Game, set e match per Capezzone.

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