Il professor Massimo Cacciari torna a picchiare duro sul governo e sulla gestione della pandemia in Italia. Ma non solo, in una lunga intervista rilasciata ad Alessandro Rico per La Verità, Cacciari si è soffermato anche su quanto è accaduto a Roma alla manifestazione No Green pass. “Si figuri se partecipo al rito di dire: ‘Condanno la violenza, sono democratico, sono anti-fascista…’. Hanno manifestato anche Cobas e studenti, con le bandiere rosse? Se costoro hanno intenzione di fare una contestazione seria del green pass e di questo stato d’emergenza perenne che il governo sta imponendo, si fanno del male da soli. Se non hanno questa intenzione, sono strumentalizzatori che perseguono altri fini”. (Continua a leggere dopo la foto)
“La violenza – spiega Cacciari – rischia di mandare ‘in vacca’ tutto? Specie quando i mezzi d’informazione sono unanimemente schierati con tutto ciò che fa il governo”. Il problema vero dell’Italia è il fascismo? Cacciari non ci sta: “È un refrain. Se ci sono i black bloc, la stampa come la vostra dà la colpa ai comunisti. Adesso, ci sono i fascisti”. Sul fatto che Facebook ha censurato l’intervento di Giorgio Agamben in Senato Cacciari spiega: “Non l’ho visto, ma non ho bisogno di vederlo: lo so. Se siamo arrivati al punto che Agamben incita alla violenza fisica… Credo che non abbia mai alzato un dito nemmeno contro una mosca. Su, dai, lasciamo perdere. È perfettamente inutile parlarne. È tutto un gioco preconcetto, non c’è nessuna ragione che possa penetrare il muro del pregiudizio totale che vige in questa materia”. (Continua a leggere dopo la foto)
Poi Cacciari conclude: “Non c’è nessun partito che si definisca fascista o che si ponga in una qualche forma di continuità esplicita con il fascismo, com’era ancora per il Movimento sociale italiano. Qui si parla a vanvera. Fdi è un’opposizione del tutto fittizia, per carità di Dio. Che opposizione è? La Meloni è la prima a dire che voterebbe Mario Draghi presidente della Repubblica. Tutti sanno benissimo che non c’è alcuna alternativa a Draghi. Sono tutti movimenti per posizionarsi in vista di quando, prima o poi – forse, inizio a dubitarne – si tornerà a votare. Ma tutti, dalla Meloni in su, sono, in una forma o nell’altra, corresponsabili di questo governo”. (Continua a leggere dopo la foto)
La battuta finale è il vero allarme: “Siamo in uno stato d’emergenza che sta diventano stato d’eccezione. Speriamo che non sia come dice Agamben, perché se così fosse si verificherebbe il passaggio da uno stato d’emergenza, in cui si dispone di determinati strumenti normativi per combattere una situazione emergenziale, a uno stato d’eccezione, che in questo caso si configurerebbe nel senso di un governo che ci vuole tutti schedati”.
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