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Si accascia durante la telecronaca dei Mondiali: choc in Qatar, malore fatale per il noto giornalista

Pubblicato il 10/12/2022 09:54

Stava facendo il lavoro che aveva sempre amato, quello di giornalista sportivo, seguendo da vicino i Mondiali di calcio in corso in Qatar. Improvvisamente, però, Grant Wahl ha iniziato a sentirsi poco bene, cadendo a terra sotto gli occhi terrorizzati dei colleghi che hanno subito chiamato i soccorsi. Per il noto giornalista americano, 49 anni, purtroppo non c’è stato niente da fare. Una tragedia assurda, che ha sconvolto la stampa statunitense e che si somma ai tanti, troppi casi di “malori improvvisi” registrati in questo folle 2022, in cui episodi del genere si verificano ormai quotidianamente, nel silenzio di gran parte dell’opinione pubblica. Grant si trovava nella tribuna stampa dello stadio Lusail Iconic Stadium per assitere alla sfida tra Olanda e Argentina quando, di colpo, i colleghi l’hanno visto cadere all’indietro, senza più rialzarsi. (Continua a leggere dopo la foto)

Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, gli operatori dei servizi di emergenza sono intervenuti tempestivamente per assistere il giornalista, praticando un soccorso d’urgenza sul posto prima di portarlo via in barella in ospedale. Al momento i giornali americani parlano di “attacco di cuore” come causa del decesso. (Continua a leggere dopo la foto)

Wahl stava seguendo l’ottavo Mondiale di calcio della sua lunga carriera come giornalista e lavorava per il canale americano CBS Sports. Lunedì 5 dicembre aveva scritto sul suo sito web di essere stato visitato una clinica medica in Qatar e di accusare forte stress, mancanza di sonno e un forte raffreddore. I test per il Covid avevano dato però risultato negativo. (Continua a leggere dopo la foto)

“Mi hanno dato un ciclo di antibiotici e uno sciroppo per la tosse, e già dopo poche ore mi sento un po’ meglio. Ma comunque: no bueno” aveva scritto Grant poche ore prima del malore fatale. Nei giorni scorsi, molte testate avevano parlato di lui perché fermato dalla sicurezza a causa di una maglietta arcobaleno indossata durante la partita tra Stati Uniti e Galles, a sostegno dei diritti Lgbt.

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