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“Ecco qual è il vero obiettivo”. Dietro l’imposizione del vaccino, il G20 nasconde un piano sanitario globale

Pubblicato il 29/11/2022 10:08

Incappando in quello che inizialmente poteva sembrare un lapsus, il virologo Matteo Bassetti aveva anticipato nei giorni scorsi la necessità di “rassegnarci a un futuro a mRna”. Uno scivolone, visto che solitamente non si ricorre al verbo “rassegnarsi” per accompagnare delle buone notizie. Eppure nelle parole di uno dei camici bianchi più noti al pubblico italiano sembra esserci, purtroppo, molto di vero: la conferma di quello che ci aspetta è arrivata infatti in queste ore dal documento conclusivo del G20 dei ministri della Salute, al quale ha partecipato per l’Italia Orazio Schillaci. Tre i grandi temi messi sul tavolo: “Costruire la resilienza del sistema sanitario globale, armonizzare i protocolli sanitari, espandere gli hub globali di produzione e ricerca”, con particolare attenzione proprio per quelli che lavorano con la tecnologia mRna. (Continua a leggere dopo la foto)

Come documentato da Maddalena Loy sulle pagine della Verità, tra gli obiettivi dichiarati è stato messo nero su bianco “facilitare un migliore accesso ai servizi”. Un aumento, dunque, degli ospedali o dei medici a disposizione delle strutture? Macché. Il riferimento è a “vaccini, terapie e diagnostica” a livello globale, ossia “profilassi preventive per evitare che ci si ammali”. L’avvento, insomma, di una vera e propria Era del Vaccino. (Continua a leggere dopo la foto)

Un vero e proprio arsenale in provetta, secondo La Verità, per combattere le principali 10 minacce al momento individuate, tra le quali Ebola, Sars, Mers e lo stesso Covid. Un passaggio che segna un cambio di rotta a livello globale: i flussi di denaro destinati alla sanità pubblica non saranno più impiegati per migliorare le strutture, costruirne di nuove o formare personale, bensì per produrre vaccini e terapie ad hoc per ogni malattia. (Continua a leggere dopo la foto)

A spaventare è il fatto che, con il Covid, è stata già introdotta per la prima volta l’obbligatorietà di questi farmaci. Le strutture adottate dai governi e teoricamente andate in pensione, come quella che sosteneva il Green pass, sono in realtà sempre pronte a saltar fuori di nuovo, alla prossima emergenza annunciata. Non è un caso che la federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo) abbia modificato già le regole deontologiche della professione: i medici non potranno più sconsigliare l’uso dei vaccini.

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