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Borsellino tradito e dimenticato

Pubblicato il 19/07/2022 18:42

Di Mario Giarrusso.

Dopo trenta anni dalla strage di Via d’Amelio dobbiamo amaramente constatare che Paolo Borsellino è stato tradito e dimenticato. 

Le annuali commemorazioni della strage, sono ormai diventate delle ignobili passerelle di personaggi politici ed istituzionali che tutto dovrebbero fare tranne che commemorare i caduti di mafia.

I discorsi di circostanza del Presidente del Consiglio Draghi, del Ministro della Giustizia Cartabia, del Ministro dell’Interno LaMorgese, assumono in questo contesto, un significato beffardo e irridente nei confronti di chi ha sacrificato la propria vita per combattere la mafia.

Il Presidente del Consiglio Draghi infatti, non ha mai messo la lotta alla mafia nella agenda del governo, malgrado le numerose richieste provenienti dalla magistratura, preoccupata che il Recovery Plan, i fondi del pnrr, in mancanza di precise regole antimafia (il governo non ha voluto nemmeno la certificazione antimafia per accedere ai fondi), possa trasformarsi nel Recovery Clan.

L’Unione Europea poi ha appena comunicato di aver messo sotto osservazione l’Italia in quanto le riforme della giustizia varate dal Governo Draghi e dalla ministra Cartabia avrebbero determinato da un lato la possibilità di cancellare in appello tutti i processi per corruzione e dall’altro minato l’autonomia e l’indipendenza della magistratura.

Il disastro della Ministra dell’Interno nella gestione del contrasto alla criminalità organizzata e no, è evidente e sotto gli occhi di tutti. La Morgese, troppo impegnata a criminalizzare e reprimere il legittimo dissenso, non distinguendo l’opposizione dall’eversione, ha di fatto abbandonato i cittadini nelle mani dei criminali di ogni risma e caratura.

La Ministra Cartabia inoltre, si sta prodigando in ogni modo, per cancellare il 41 bis e liberare i mafiosi stragisti dall’ergastolo.

Si tratta, a ben vedere, di politiche in assoluta ed insanabile antitesi dal rigore e dall’intransigenza, dimostrate da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino nel combattere e contrastare la mafia.

Il consuntivo ad oggi del Governo Draghi, il cd. “governo dei migliori”, anche in materia di lotta alla mafia, è completamente insufficiente e fallimentare.

Con questi risultati, la ricorrenza del trentennale delle stragi, si è trasformata nella manifestazione della palese disfatta dello Stato.