È il quarto uomo più ricco del mondo, ma, rispetto a chi lo precede, attraverso un “filantropismo” non proprio disinteressato Bill Gates è capace di orientare i destini del mondo ed è il il massimo investitore privato nella Organizzazione mondiale della sanità, con la sua Bill & Melinda Gates Foundation. Suo anche il folle progetto di “oscurare il sole”; suoi gli investimenti nello sviluppo dell’Intelligenza artificiale, con i capitali messi in OpenAi. Questa premessa era necessaria per riportare le parole di Gates che, come se fosse un Capo di Stato, si trova alla Cop 28 di Dubai, e che è ha inviato un suo contributo al New York Times, in Italia ripreso da La Stampa, nella sua qualità di “filantropo climatico”: qualsiasi cosa voglia dire, il quotidiano torinese di proprietà di John “Yaki” Elkann lo definisce proprio così. Tralasciando i toni ossequiosi e acquiescenti con cui viene trattato da La Stampa, concentriamoci su cosa ha detto. Anzitutto, è “ottimista sul futuro del pianeta”, e ciò ci rincuora, nonostante una certa isteria collettiva e la psicosi dei cambiamenti climatici che sottende a tante decisioni assurde ma “green”, ad esempio, dell’Unione europea. (Continua a leggere dopo la foto)
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Il “filantropismo climatico”
Le emissioni di carbonio e il surriscaldamento climatico, quest’ultimo – vero o presunto – attribuito alle attività antropiche senza tenere conto dei fattori esogeni, sembrano non preoccupare Bill Gates che “vede il bicchiere mezzo pieno”. Due anni fa, con il suo Breakthtrough Energy, un fondo creato nel 2016 con altri investitori privati e che ha investito più di 2 miliardi di dollari in aziende che aiutano a ridurre le emissioni di gas serra, il fondatore di Microsoft ha sottoscritto un accordo con il Dipartimento dell’Energia statunitense, ha promesso finanziamenti per un miliardo e mezzo di dollari per progetti “sostenibili e “trasformativi”, garantendo altresì sino a 15 miliardi di dollari in finanziamenti per la transizione economica verde. “I Paesi ricchi si facciano avanti per garantire che le tecnologie verdi siano accessibili a tutti, ovunque, compresi i paesi meno ricchi che sono grandi emettitori, come Cina, India e Brasile”. Ecco le altre ricette di Bill Gates: anche le persone molto ricche dovrebbero apportare modifiche al loro stile di vita per portare le loro emissioni vicino allo zero. “Se voli in un jet privato, come faccio io – afferma ancora – puoi permetterti il costo aggiuntivo del carburante sostenibile per l’aviazione prodotto da colture e rifiuti a basse emissioni di carbonio”. E noi comuni mortali che non viaggiamo in jet privati? Sono i singoli Stati che devono intervenire, ad esempio elettrificando le loro flotte di veicoli aziendali, acquistando materiali a basse emissioni di carbonio per i progetti di costruzione e impegnandosi a utilizzare “un’alta percentuale di elettricità pulita”. Circa le automobili e i veicoli elettrici, però, cosa che non leggiamo né sul New York Times e né su La Stampa, non viene fatta alcuna menzione dell’enorme rischio che essi comportano: da quello dell’autocombustione delle batterie al litio di auto e persino biciclette (anche con episodi mortali), alla vita propria che talvolta sembrano avere, intrappolando le persone all’interno, anche in movimento. (Continua a leggere dopo la foto)
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Auto elettrica e combustibile green
Gli Stati e le grandi corporation, poi, sono parte del discorso dell’imprenditore di Seattle. I leader delle grandi aziende, dunque, dovrebbero finanziare gli sforzi per il cambiamento climatico, riducendo i cosiddetti premi verdi, ovvero i cartellini dei prezzi più alti che spesso vengono forniti con alternative più rispettose dell’ambiente. Sicché, reindirizzando il denaro nella creazione di mercati per prodotti puliti, “faranno il massimo del bene con ogni dollaro che spendono per il cambiamento climatico”. Ora, poiché – almeno in teoria – lo Stato detiene il potere, e non i privati, Bill Gates ha il consiglio giusto anche per i governi. Ecco cosa dovrebbero fare anzitutto i Paesi ricchi, nella visione di Gates: creare incentivi fiscali e un ambiente favorevole per le alternative verdi. Anche qui ci permettiamo di eccepire, giacché, al netto di tanti nobili proclami, le politiche sostenibili dell’Unione europea, questo maxi conglomerato di Stati, hanno prodotto misure inique, costose e controproducenti come la famigerata “Direttiva green” dell’Unione europea sull’efficientamento energetico degli immobili, dagli oneri pesantissimi e a carico del proprietario. (Continua a leggere dopo la foto)
Bill Gates detta la linea
Accelerare la decarbonizzazione e abbandonare i combustibili fossili, dunque, ma come? Ecco una risposta degna di Greta Thurnberg: “Ogni volta che si opta per un prodotto rispettoso del clima, che si tratti di una lampadina a LED, dell’installazione di una pompa di calore, del consumo di carne a base vegetale o della guida di un’auto elettrica, si invia un segnale al mercato che questo prodotto ecologico è richiesto. Man mano che il volume sale, il prezzo scende”. l consumo di carne e la guida di auto a benzina, ora, vengono stigmatizzati come fossero pratiche criminali, ma naturalmente il “filantropo” Gates ha il solo disinteressato scopo di fare il bene dell’umanità, secondo la vulgata corrente.
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