Vai al contenuto

“Ora vaccino ai gay”, Bassetti choc. E la comunità LGBT si ribella: cos’è successo

Pubblicato il 01/08/2022 12:01 - Aggiornato il 03/08/2022 13:46

Matteo Bassetti, direttore della clinica Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, lancia l’allarme per il vaiolo delle scimmie, sugerendo di cambiare immediatamente il nome e, soprattutto, di cambiare la strategia vaccinale, procedendo subito con l’inoculazione degli omosessuali. L’infettivologo va controcorrente e alza la cortina su un problema che, a suo parere, appare eccessivamente sottovalutato: “Il problema è stato aver sottovalutato la malattia, oggi siamo davanti a un’infezione che a me preoccupa molto: è un fenomeno globale e un virus che lascia strascichi invalidanti”, ha dichiarato. Negli ultimi due giorni si sono verificate due morti in Spagna a causa del virus che, finora, sono le prime registrate in Europa per questa malattia. Un altro decesso si è registrato in Brasile. Che fare, dunque? (Continua a leggere dopo la foto)

Secondo le stime di Matteo Bassetti, il numero dei casi ufficiali segnalati non corrisponde, nemmeno in questo caso, alla realtà: “Staremo a 120 mila casi perché quelli diagnosticati sono la punta dell’iceberg”. A suo avviso sono stati fatti troppi errori di sottovalutazione per questo virus che, sebbene non abbia tassi percentuali molto elevati di decessi, non è comunque piacevole da contrarre, anzi. “Ci sono lesioni anali e restano per molto tempo, anche due mesi. Un errore è stato parlare di vaiolo delle scimmie guardando l’indicatore dei morti: bisogna guardare ad altre cose e non credo si possa perdere altro tempo”, ha spiegato il medico. (Continua a leggere dopo la foto)

Come riporta Il Giornale, le vaccinazioni sono già cominciate in alcune parti d’Europa e anche l’Italia ne ha acquistato alcune migliaia di dosi che, per Bassetti, andrebbero somministrate subito ai soggetti maggiormente esposti al contagio: “È necessario offrire subito a omosessuali e bisessuali maschi il vaccino. Si deve tornare a parlare di questi argomenti, è l’unico modo per prevenire problemi”. In un post che ha pubblicato su Facebook, il professore ha condiviso anche le immagini delle lesioni lasciate dall’infezione che, come ha sottolineato anche nel suo intervento social, “provoca lesioni cutanee invalidanti, specie a livello dei genitali, che possono durare per mesi”. (Continua a leggere dopo il post)

Scrive ancora Bassetti: “In oltre il 95% dei casi sono stati colpiti giovani maschi tra i 20 e i 40 anni che si sono contagiati per via sessuale, prioritariamente omo e bi-sessuale. Occorre agire subito all’interno delle comunità gay per raccomandare sia comportamenti sessuali responsabili che la vaccinazione. Non è più il caso di continuare con atteggiamenti ideologici e di censura. Questo è un problema medico-sanitario che viene prima di ogni altro discorso (sociale, politico o religioso)”. Le dichiarazioni di Bassetti, però, hanno subito messo in allarme la comunità LGBT che non ha preso molto bene quelle parole, e sui social la polemica ha iniziato a divampare, tacciando il virologo di affermazioni discriminatorie.

Ti potrebbe interessare anche: Aveva ragione Montagnier: l’ultimo studio che conferma le tesi del premio Nobel sull’immunità. È terremoto