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“Non mi hanno invitato”. Il surreale sfogo dell’ex teledivo Bassetti. Social e colleghi lo distruggono (VIDEO)

Pubblicato il 08/02/2023 09:15

La faccia come il… bronzo. Matteo Bassetti non si smentisce. In astinenza dalle primissime della tv dopo l’archiviazione del Covid insieme ai governi pandemici di Conte, Speranza e Draghi, ha reagito malissimo alle decisione del direttore artistico di Sanremo 2023 Amadeus. Per via dei cantanti scelti in gara? No. Per i monologhi insostenibili e vuoti che vanno dalla guerra al femminismo? Neppure. Ma allora sarà per il caso Zelensky. No. Ma sì, certo, sarà per questioni medico-sanitarie. Ehm, no. Il punto è un altro: lui voleva stare sul palco. Non come cantante, anche se durante il folle periodo della pandemia si è esibito in alcune performance indimenticabili per spronare la gente a vaccinarsi. Lui voleva stare sul palco in quanto lui. In quanto virologo della primissima ora. Peccato che nessuno lo ha invitato, e questa cosa lui l’ha rimarcata, rivolgendo addirittura un appello ad Amadeus e agli organizzatori del Festival di Sanremo per non dimenticare la categoria dei medici e degli infermieri “eroi” in questi tre anni di pandemia. (Continua a leggere dopo la foto)

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Il prof Bassetti ricorda che “sul palco del Festival di Sanremo lo scorso anno siamo stati presi in giro e ci siamo fatti una sana risata. Non dico che deve essere ringraziato il sottoscritto, ci mancherebbe, ma tutti i medici e gli infermieri: mi auguro ci sia uno spazio per farlo. Io non sono stato contattato ma salgono tutti su quel palco e non i medici e gli infermieri che hanno combattuto la ‘guerra’ contro il Covid? Guerra che abbiamo vinto. Avere memoria di questo con un grazie, credo che sia il minimo”. E subito sui social sono partiti meme e rilanci ironici sulla delusione del professore ligure per il mancato invito – che evidentemente si attendeva – sul palco del teatro Ariston. (Continua a leggere dopo la foto)

Il bello, però, è che il protagonismo di Bassetti è stato stigmatizzato, stavolta, dai suoi stessi colleghi. E così il suo video-appello si è trasformato in un boomerang. L’immunologo Mauro Minelli, infatti, ha risposto al collega attraverso un’intervista a Adnkronos Salute: “Non facciamo i medici per sentirci dire grazie”, è la stoccata iniziale. Poi Minelli spiega a Bassetti che i medici non debbono cercare il consenso popolare, perché “la cultura del gradimento non ci appartiene. Ritengo che riguardi piuttosto i politici, che hanno bisogno del consenso popolare”. (Continua a leggere dopo il video)

Conclude Minelli: “Ecco perché come evento popolare il Festival di Sanremo non è l’occasione adatta a certificare o meno il ruolo e il valore di medici, ricercatori e scienziati. Passeremo le nostre serate ad ascoltare le nuove canzoni, senza aspettarci applausi per una professione che noi abbiamo scelto di fare fuori da ogni palcoscenico. Saranno i cantanti, più probabilmente, a meritarseli”.

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