Una sentenza storica, che potrebbe costituire un prezioso precedente per chi si trova a combattere ogni giorno con autovelox pensati per spremere gli automobilisti più che per garantire la sicurezza sulle strade, posizionati a volte in punti strategici per massacrare i pasdsanti a suon di multe. I giudici di Cassazione hanno infatti riconosciuto in modo definitivo la legittimità della contestazione mossa da un automobilista sanzionato per eccesso di velocità. La sanzione è stata annullata in quanto l’autovelox era a ridosso del segnale che fissa il limite di velocità. A raccontare l’accaduto è stato Il Tempo. (Continua a leggere dopo la foto)
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Come emerso dalla sentenza, la distanza minima di un chilometro consente all’automobilista di avere a disposizione uno spazio ragionevole per diminuire la velocità al fine rispettare il limite. Niente multa, dunque, qualora l’autovelox sia posizionato troppo a ridosso, ossia a meno di un chilometro, dal segnale relativo al limite di velocità vigente sulla strada. (Continua a leggere dopo la foto)
Un limite fissato dai gudici della Cassazione e che ha dato ragione a un conducente che si era beccato un verbale dalla Polizia locale appartenente alla “Unione dei Comuni Terre e Fiumi” per eccesso di velocità – a fronte di un limite fissato a 70 chilometri orari – con sanzione pecuniaria di 550 euro e conseguente decurtazione di sei punti dalla patente di guida. In Appello i giudici avevano accolto l’obiezione proposta dall’automobilista e centrata sul mancato rispetto della distanza minima di un chilometro tra il segnale di limite di velocità e l’autovelox. (Continua a leggere dopo la foto)
Una posizione confermata ora dai giudici della Cassazione: i magistrati hanno ribadito che, fuori dai centri abitati, gli autovelox non possono comunque essere utilizzati o installati a una distanza inferiore a un chilometro dal segnale che impone il limite di velocità, poiché ciò consente all’automobilista di avere a disposizione uno spazio ragionevole per diminuire la velocità al fine rispettare il limite.