Sin dal 2020, la democrazia italiana è stata pesantemente attaccata dai governi Conte prima e Draghi poi, attraverso un utilizzo improprio e sproporzionato di Dpcm e di decreti-legge. L’unica arma concreta che gli italiani possiedono per contrastare questo genere di abusi, è quella dei tribunali. Durante gli ultimi due anni e mezzo, il potere giudiziario ha rappresentato la speranza di giustizia e l’ancora di salvezza per quei principi che, fino ad un giorno prima della pandemia, sembravano assolutamente irremovibili. Ma in Italia si sa, le cose sono complicate, e quelli che sembrano essere dei chiarissimi abusi, a volte, per alcuni tribunali diventano fatti legittimi e normali.
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Nonostante tutto, alcuni cittadini non si sono mai arresi, sottoponendo all’attenzione della magistratura gli atti del governo, al fine di stabilire le responsabilità del legislatore rispetto alla promulgazione di atti normativi lesivi dei diritti e delle libertà dei cittadini, riconosciuti dai principi fondamentali del diritto nazionale e internazionale. E’ il caso dell’On. Jessica Costanzo, deputata di ItalExit, e del Coordinamento per il Piemonte di ItalExit, che ha promosso una serie di class action risarcitorie presso tutte le principali città piemontesi (Torino, Alessandria, Novara, Cuneo, Mondovì, Casale Monferrato, Verbania, Pinerolo, Vercelli) alle quali hanno aderito circa 300 cittadini, chiedendo ai Giudici di accertare il carattere illecito della intera normativa emergenziale (cioè tutti i DPCM e tutti i decreti legge, senza distinzione) e di condannare la Presidenza del Consiglio dei Ministri al risarcimento dei danni patiti da ciascun cittadino privato delle sue libertà costituzionali.
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Le cause, affidate al patrocinio dell’avv. Alberto Costanzo e dell’avv. Alessandra Vogliano, rappresentano una novità assoluta nel composito panorama delle azioni giudiziali in materia di normativa Covid, poiché finora nessuno aveva mai tentato questo tipo di operazione. Ieri mattina si è svolta la prima udienza presso il Giudice di Pace di Alessandria. Per difendersi, la Presidenza del Consiglio dei Ministri si è avvalsa dell’assistenza dell’Avvocatura dello Stato. In attesa delle udienze presso le altre città e poi delle sentenze, il Coordinamento Italexit Piemonte, comunque, ritiene fin d’ora che già solo l’avvio di queste cause, che costringono Mario Draghi a giustificare il suo operato davanti ai giudici, rappresentino una grande affermazione di civiltà.
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Per la prima volta si riconosce che chi siede al governo non si pone al di sopra del diritto, deve bensì rispondere delle sue azioni, esattamente come ogni altro cittadino. Un’iniziativa dall’alto valore simbolico e pratico, volto a scolpire nella pietra un concetto che non sempre viene rispettato in Italia, nonostante sia ben leggibile in ogni singola aula di Tribunale: la legge è uguale per tutti.
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