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Abrignani, giusto il modello inglese: “Accettazione sociale della malattia, come con l’influenza”

Pubblicato il 01/12/2021 07:56 - Aggiornato il 07/12/2022 18:29

Nell’ultima puntata di Report andata in onda lunedì 29 novembre, Sergio Abrignani, immunologo, membro del Cts e professore ordinario di Patologia Generale presso l’Università degli Studi di Milano, si lascia sfuggire alcune dichiarazioni molto interessanti. Alla domanda del giornalista “quale potrebbe essere lo scenario che determinano questi vaccini a medio termine?” lui risponde: “Declasseremo questa pandemia a endemia, ossia convivremo con una quasi normalità con questo virus e accetteremo quello che accettiamo oggi con la normale influenza”. (Continua a leggere dopo la foto)

Continua Abrignani elogiando il modello inglese: “Guardiano i numeri della Gran Bretagna. Gennaio di quest’anno: 50mila infezioni al giorno con una media di 1600 morti al giorno. Ottobre: una media di 50mila infezioni al giorno, 160 morti al giorno. E li accettano. Come l’influenza, anche se per ora il numero di morti di Covid è comunque maggiore. Secondo me a un certo punto un’accettazione sociale della malattia e della morte da malattia deve esserci”. (Continua a leggere dopo la foto)

Conclude Abrignani: “Anche quando c’è la peggiore delle influenze in Italia arriviamo a 15-20mila morti l’anno e non c’è nessuno con la mascherina e nessuno si sognerebbe di dire di chiudere con il Paese. E chi muore? Sempre gli over 60 e persone con altre patologie”. Il giorno seguente, durante “Stop ai dubbi”, la conferenza indetta da Regione Lombardia per rispondere alle domande dei cittadini sulla somministrazione del vaccino anti-Covid, il dottor Abrignani ha di nuovo parlato della trasformazione epidemiologica della pandemia, affrontando anche il tema della variante Omicron. e ha tranquillizzato tutti. (Continua a leggere dopo la foto)

“Consideriamola come un’altra variante. Abbiamo visto che il nostro sistema immunitario riesce a gestirla. Niente isterie. Stiamo vivendo qualcosa di mostruoso che non è mai avvenuto – ha concluso – quindi abituiamoci all’idea che vivremo con queste varianti, ma abbiamo tutto per fronteggiarle”.

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