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“Putin e l’atomica, ecco la conferma”: la rivelazione degli 007 russi che spaventa il mondo

Pubblicato il 29/11/2022 09:30

C’è davvero la possibilità che la Russia faccia ricorso al proprio arsenale atomico per mettere fine alla guerra in corso ormai da mesi in Ucraina? Una domanda che tanti analisti si sono posti di recente e che sembra trovare conferme in alcuni scambi di messaggi virtuali all’interno dell’entourage del presidente Vladimir Putin. A rivelarne il contenuto è stato il settimanale Newsweek, entrato in possesso in particolare di alcune mail attribuite a un esponente del Fsb, i servizi segreti russi. Stando al testo pubblicato, alti dirigenti di Mosca si sarebbero scontrati proprio sulla possibilità o meno di ricorrere all’arma nucleare per vincere la guerra. Un’eventualità che, nei giorni in cui il governo Meloni ha ribadito il sostegno a Kiev, continua a spaventare il mondo intero e potrebbe avere conseguenze catastrofiche. (Continua a leggere dopo la foto)

La fonte è stata soprannominata dalla testata Newsweek “Il vento del cambiamento” e, secondo le ricostruzioni, avrebbe inviato le mail all’attivista russo per i diritti umani Vladimir Osechkin, che gestisce il sito anti corruzione Gulagu.ru. La comunicazione tra i due sarebbe iniziata il 4 marzo scorso, a pochi giorni dall’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito del Cremlino. (Continua a leggere dopo la foto)

L’invio di informazioni sarebbe poi proseguito con costanza, svelando la rabbia e il malcontento intorno alla figura di Putin per la decisione di scatenare il conflitto. I messaggi più recenti, risalenti a novembre, evocherebbero una “guerra civile”, ma è una mail del 17 marzo a far crescere il timore per una possibile guerra nucleare. (Continua a leggere dopo la foto)

Nelle mail, l’esponente dei servizi russi avrebbe auspicato, nonostante il confrlitto “sia andato in qualche modo oltre la logica e il senso comune”, che “questa follia totale non sia commessa”, con riferimento proprio all’atomica. Se i messaggi fossero effettivamente veri, sarebbe la conferma di come anche all’interno dell’intelligence di Mosca si teme il possibile ricorso da parte di Putin ad armi di distruzione di massa.

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