x

x

Vai al contenuto

Merkel, altra batosta elettorale: la gente non ne può più. Basta con il suo modello politico e economico

Pubblicato il 25/02/2020 17:12

Un calo di 5 punti. Una caduta libera che la porta all’11,5%. Al governo in Germania e a dettare la linea in Europa, ma nemmeno il suo popolo la vuole più. Angela Merkel è arrivata al capolinea, e con lei un modello politico e economico che non ha nulla a che fare con le esigenze delle persone. Il superpotere resta ancorato alle poltrone ma la gente ha scelto un’altra strada. Per la Merkel, quindi, è arrivata un’altra batosta elettorale. Si addensano altre nubi sulla GroKo di governo, con la cancelliera Angela Merkel che dopo il caso Turingia si vede costretta ad affrontare una nuova debacle del suo partito e dell’intero sistema partitico che ha governato il Paese negli ultimi decenni.

Come riporta formiche.net “ad Amburgo si impone la Spd con il 39%, e va in scena la replica delle ultime elezioni regionali, con i Verdi che fanno segnare un nuovo record (superando il 24%) e con la Cdu in caduta libera. La componente green si candida a recitare un ruolo su scala nazionale a questo punto, in considerazione del trend che da un anno a questa parte testimonia. Una speciale conferenza del partito dovrebbe essere convocata tra il 25 aprile e il 9 maggio a Berlino proprio per dipanare la matassa”.

Inoltre solo un tedesco su cinque desidera che la cancelliera Angela Merkel sia nuovamente il principale candidato dell’Unione. In un sondaggio dell’istituto di ricerca d’opinione YouGov per conto dell’agenzia di stampa tedesca, solo il 21 per cento si è espresso a favore di una sua ricandidatura. Cosa dice Amburgo allora? Che i socialdemocratici, pur in crisi su scala nazionale, prendono una boccata di ossigeno (ma perdendo 10mila elettori rispetto al 2015), mentre i Verdi rosicchiano più di 25mila voti proprio alla Spd, ottenendo un totale di 109.000 voti rispetto al febbraio del 2015″.

Angela Merkel

Angela Merkel non è stata capace di una politica strategica sul continente e nemmeno a casa propria. Se a livello economico la Germania è una locomotiva che andrebbe da sola, o pilotata da chiunque eviti di ascoltare le voci sbagliate, a quello politico da Berlino si deve governare con lungimiranza, non sul breve periodo, con in testa solo la paura di fare passi falsi. La verità è che gli errori e le titubanze della cancelliera hanno condotto la politica tedesca alla stato in cui è.

Ti potrebbe interessare anche: Anche Tremonti ora spinge l’Italia fuori dall’Ue: “Si deve fare come la Gran Bretagna”