Come è noto, il Muro di Berlino cadde il 9 novembre 1989, ma la Ddr si sciolse solo un anno dopo, il 3 ottobre 1990. Ed è questa la data scelta come festa nazionale. Quest’ann, dunque, la Germania unita compie 30 anni. Si erano annunciati festeggiamenti solenni. Poi il coronavirus ci ha messo la zampino e così Steinmeier si è rivolto a una platea di sole 230 persone contro le oltre 1.200 previste inizialmente. Per onorare l’assetto federale del paese, la riunificazione viene celebrata ogni anno in una capitale diversa fra le 16 dei Länder tedeschi. Quest’anno l’onore è toccato a Potsdam.
“Un trionfo della democrazia sulla dittatura”. Con queste parole il presidente federale della Germania, Frank-Walter Steinmeier, ha ricordato la riunificazione del suo Paese trenta anni fa. “Oggi viviamo nella migliore Germania mai esistita”, ha spiegato Steinmeier ai suoi ospiti seduti ben distanziati negli studi cinematografici di Babelsberg, la vecchia Cinecittà di Potsdam. “Senza l’Ue non avremmo potuto avere la Riunificazione. E anche senza Michael Gorbaciov che fra poco compirà 90 anni e al quale diciamo grazie”, ha affermato nel suo discorso.
Per il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, la riunificazione tedesca “costruita sui valori di libertà, democrazia e diritti umani, ha aperto la strada all’espansione dell’Unione europea”. Per il commissario europeo Paolo Gentiloni, la “riunificazione è una scelta di libertà per i tedeschi, che non ha indebolito ma rafforzato il progetto europeo”.
Tutti festeggiano la Germania che non è mai stata così bene. E “te credo”, verrebbe da dire con un’espressione dialettale. È proprio grazie all’Ue che i tedeschi hanno gonfiato le loro casse e dettato legge agli altri Stati. Che festeggino pure, dunque. Con la speranza che l’Italia torni a essere davvero sovrana, il prima possibile, e che anche noi, liberi dalla gabbia dell’Ue, possiamo arrivare a “stare bene” come non lo siamo mai stati.
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