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Tasse, il governo cambia e prepara la trappola alle Partite Iva: “Polpetta avvelenata in arrivo”

Pubblicato il 22/08/2020 13:08 - Aggiornato il 22/08/2020 13:09

La definizione migliore l’ha data l’ex viceministro all’Economia Enrico Zanetti: “Una polpetta avvelenata camuffata da favore”. Il governo sta infatti preparando un’altra riforma fiscale che rischia di mettere definitivamente in ginocchio le partite Iva. Come spiega Antonio Signorini su Il Giornale, si tratta di una riforma che apparentemente è a saldo zero, senza costi aggiuntivi per il contribuente, ma che in realtà potrebbe rivelarsi una vera e propria trappola di tasse per chi svolge un’attività autonoma, con un’ulteriore sottrazione di liquidità proprio nel momento peggiore.

“Il governo – racconta Signorini – sta studiando di introdurre una riforma nella riscossione delle imposte sul reddito di partite Iva e piccole imprese: l’abbandono del meccanismo basato sugli acconti di giugno e di novembre per passare a un versamento su base mensile o trimestrale. Un criterio puramente di cassa, quindi. Più che una semplificazione, un modo per migliorare la situazione di cassa dello Stato, a quanto pare”.

“Essendo il 2020 un annus horribilis per le partite Iva – spiega Zanetti a Il Giornale – gli acconti 2021 di giugno e novembre, calcolati sul reddito 2020, saranno molto bassi e l’Erario dovrebbe attendere il saldo di giugno 2022 per incassare. Se invece l’Erario comincia già da febbraio 2021 ad incassare sul reddito provvisorio del mese di gennaio 2021 (e così via mese dopo mese), i soldi entrano nelle casse dello Stato (ed escono dalle tasche delle partite Iva) molto prima”. Geniale, no? Invece che aiutare, il governo vuole spolparci fino all’osso con le tasse.

Dunque, si sottrarrà liquidità a categorie che nell’anno di imposta appena terminato (quello attuale) hanno sofferto. La proposta, neanche a dirlo, piace al Partito Democratico (che si può anche chiamare il partito delle tasse), al quale appartiene il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Se questa riforma dovesse andare in porto, il governo darebbe il colpo di grazia a un tessuto fondamentale per il nostro Paese.

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