Un piano di aiuti che non funziona, non ha funzionato e rischia pericolosamente di continuare a non funzionare, quello messo in piedi dal governo per le imprese. A dirlo non sono le opposizioni ma gli ultimi dati evidenziati dalla Commissione parlamentare sul sistema bancario, che hanno fotografato alla perfezione i problemi di una ripresa che fatica a decollare e per la quale si è fatto ancora poco, pochissimo. I prestiti effettivamente erogati dagli istituti sono stati appena la metà, se guardiamo alle domande fino a 25 mila euro. Alzando lo sguardo a quelli sopra i 25 mila euro, la percentuale delle richieste effettivamente soddisfatte si abbassa addirittura a meno di un quarto.
I dati sono stati raccolti attraverso l’invio di una serie di domande a tutte le 148 banche al lavoro sul nostro territorio e redatti dalla Guardia di Finanza. La Stampa ha pubblicato in queste ore alcune anticipazioni del report che sintetizza la preoccupazione di imprenditori e consulenti aziendali, tutti dubbiosi sulla reale efficacia del piano annunciato in pompa magna dal governo Conte. Monte dei Paschi, per esempio, ha ricevuto 10.305 domande relative ai prestiti garantiti attraverso il Fondo di Garanzia per le Pmi e riguardo le imprese fino a 499 dipendenti. A queste vanno aggiunte 2580 richieste per rinegoziazioni di prestiti già garantiti dai Confidi o altri fondi di garanzia. Il totale delle ammissioni? Soltanto 39 per il primo tipo e addirittura 0 per il secondo.
Dando uno sguardo agli altri istituti, pur con sensibili differenze, il quadro generale non cambia di molto. Unicredit ha ricevuto 6520 domande più altre 1811 rinegoziare dei prestiti già garantiti: accettate 2929 per quanto riguarda il primo gruppo, erogate solo 504, accolte soltanto 535 per il secondo gruppo ed erogate effettivamente 29. Stando sempre al report, Intesa San Paolo ha ricevuto invece 4446 domande più 653 per la rinegoziazione: 1444 sono state erogate o già deliberate ma non ancora erogate per il primo tipo, 96 per il secondo. Ubi Banca ha invece fornito soltanto un dato generale, senza suddivisioni: 1325 domande ricevute, 96 quelle accolte e addirittura soltanto 20 quelle alle quali ha fatto effettivamente seguito l’erogazione.
Insomma, c’è poco da essere soddisfatti. Anche perché gli stessi dati evidenziano, oltretutto, una forte discrepanza sulle tempistiche, con tempi di attesa dalla domanda all’erogazione che passano da 7-8 giorni fino a un mese a seconda della banca presa in esame. Le cose vanno meglio soltanto guardando in maniera limitata ai prestiti fino a 25 mila euro garantiti al 100%, soddisfatti in maniera più cospicua. Per quanto riguarda le somme più ingenti, però, poco o nulla. Il tutto mentre il premier Conte continua a snocciolare a ogni conferenza stampa i numeri del proprio impegno, un impegno che però a quanto pare non ha dato che pochi frutti, sicuramente insufficienti.
Ti potrebbe interessare anche: https://www.ilparagone.it/attualita/per-il-40-degli-italiani-e-impossibile-pagare-il-mutuo-ecco-i-numeri-di-un-disastro-economico/