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Zero immigrati. Gli inglesi non fanno nessuno sconto alla Francia per fermare il business degli scafisti

Pubblicato il 21/08/2020 13:04 - Aggiornato il 25/08/2020 20:17

Gli sbarchi in Italia sono ricominciati alla grande. Il nostro Paese non è l’unico a fronteggiare il problema. Scoppia infatti il caso degli sbarchi in Inghilterra dalla Francia, ma andiamo per ordine.

A maggio il Telegraph aveva annunciato che “solo il 6% dei migranti che arriva a bordo dei barconi che attraversano la manica viene rispedito in Europa, dando l’idea che l’Inghilterra li accolga a braccia aperte”. Da allora, secondo quanto riferisce Italia Oggi, si è attivata prontamente la segretaria agli Interni Priti Patel, promettendo norme più severe e più controlli.

Tanto che a fine maggio ha chiesto alla Border Force, la guardia alle frontiere, di esaminare se abbia il potere legale di rispedire i barconi in Francia, altrimenti preparerà una legge apposita che consenta in sostanza di dare meno peso nelle udienze alla dichiarazione di coloro che si presentano come scappati dalla guerra o dalla tortura.

Secondo quanto riferisce il giornale, lo scopo della Patel è quello di bloccare il nascente mercato degli scafisti “molto spesso sudditi di Elisabettà II”; riferisce la polizia britannica. Il passaggio illegale sarebbe gestito dalla Francia. I biglietti per la tratta venduti nei ristorantini indiani “Curry houses, si pagano metà prima e l’altra metà all’arrivo.

Scoppia così il rimbalzo di accuse. “La Patel, in telefonate private, dice che i francesi sono razzisti e i clandestini scappano verso l’Inghilterra per questo motivo”. La segretaria agli Interventi è chiara: vuole che i francesi intercettino i barconi e li rispediscano nei porti francesi e che La Border Force possa ‘restituire’ alla Francia i clandestini che hanno raggiunto le spiagge della costa meridionale britannica.