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Volevano che si scusasse ufficialmente. L’operaio (licenziato per un post) beffato nuovamente da Arcelor Mittal

Pubblicato il 17/04/2021 13:09 - Aggiornato il 17/04/2021 13:11

Ancora nessuna soluzione per la vicenda che ha interessato il dipendente di Arcelor Mittal, Riccardo Cristello, che ha condiviso lo screenshot della fiction ‘”Svegliati Amore Mio”. Usb non molla. Scioglie il presidio davanti allo stabilimento, ma prosegue con le manifestazioni e sposta la protesta nella capitale: sciopero e presidio sotto la sede del Ministero dello Sviluppo Economico, giovedí 22 aprile.
 
“Dopo aver inviato la lettera di impugnativa di licenziamento, l’avv. Mario Soggia è stato contattato da un avvocato di Milano il quale, per conto di Arcelor Mittal, ci ha invitato ad un incontro per il mattino successivo alle 9,00 presso la direzione dell’azienda alla presenza di Arturo Ferrucci, Direttore delle Risorse Umane”. Riccardo Cristello ripercorre gli ultimi accadimenti.

“Ferrucci – aggiunge il lavoratore – ha rifiutato in maniera netta l’ipotesi che io potessi farmi assistere oltre che dall’avvocato, anche da un rappresentante del sindacato USB”. “Nell’incontro abbiamo ribadito che dal post non era presente alcun riferimento, anche implicito, alla gestione Mittal dello stabilimento siderurgico di Taranto.
Per questo ho messo in evidenza che non sono nelle condizioni di dover chiedere scusa, in quanto non posso essere ritenuto responsabile di alcun comportamento scorretto e tantomeno denigratorio nei confronti della multinazionale.
Come da richiesta dell’azienda e secondo accordi presi in quella sede con l’avv. Mario Soggia, abbiamo inviato circa due ore dopo, per iscritto, approfondite spiegazioni relative al momento storico al quale si riferisce la fiction  “Svegliati Amore Mio” e il post che ha poi generato la forte e per noi ingiustificata reazione dell’azienda”.

“A questo punto – prosegue Cristello – abbiamo atteso quasi 24 ore per ricevere da ArcelorMittal un testo totalmente rivisto e  che soprattutto riportava anche una frase di scuse che avrei dovuto sottoscrivere”.

 
“Insistere attribuendo al lavoratore responsabilità inesistenti ed obbligarlo a chiedere scusa in cambio del reintegro ci sembra svelare la chiara mancanza di volontà a conciliare”. Così il coordinatore provinciale USB Franco Rizzo.
“L’apertura sbandierata alla stampa e le dichiarazioni sull’ intenzione di risolvere bonariamente la questione sono solo una montatura che sta creando grossi problemi di salute al lavoratore, il quale è stato costretto nelle ultime ore a ricorrere alle cure dei sanitari.  Noi confermiamo la decisione di voler continuare a combattere per portare avanti I diritti di Cristello che rappresenta la condizione di moltissimi lavoratori. La vicenda si carica di maggiore significato proprio perchè sintetizza in realtà la battaglia di tanti. Per questo – conclude Franco Rizzo – giovedí torneremo a Roma, questa volta coinvolgendo il ministro Giorgetti”.

Intanto è giunta  attraverso l’avvocato Mario Soggia la notizia che il Tribunale di Taranto, nella persona del Giudice Dott. Magazzino, ha dichiarato il diritto di un lavoratore, proveniente dal bacino dell’amministrazione Straordinaria, ad essere assunto alle dipendenze di ArcelorMittal Italia Spa.