Entreranno in vigore il 7 luglio del 2024 le importanti novità in tema di sicurezza stradale che rientrano nella strategia della Commissione europea di ridurre gli incidenti stradali, secondo la Vision zero dell’Unione Europea, che ha fissato l’obiettivo di ridurre a zero il tasso di vittime e feriti gravi entro il 2050. Sicché da quella data, per ogni tipo di vettura, saranno obbligatori diversi dispositivi ADAS, acronimo di Advanced Driver Assistance Systems. Per chi ancora si ostina a parlare in italiano, si tratta della sigla che indica i nuovi sistemi avanzati di assistenza alla guida. Gli obblighi, sanciti nel Regolamento UE 2019/2144, non riguardano solo i veicoli di nuova omologazione ma pure quelli di precedente omologazione. Vediamo assieme quali sono. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> Mosca choc: “La Germania vuole la guerra”. L’intercettazione degli ufficiali tedeschi. Mosca convoca l’ambasciatore
Telecamera di retromarcia obbligatoria
A partire dal 7 luglio 2024, tutti i modelli in vendita nelle concessionarie dovranno disporre della “retrocamera” o telecamera di retromarcia. Il suo fine è prevenire collisioni con persone e oggetti dietro il veicolo. All’uopo possono servire anche i sistemi di rilevamento sonori. Dunque, parliamo non solo la telecamera ma di un qualsiasi altro sistema o sensore che rileva la presenza dietro l’auto di ostacoli. Tutti sistemi, peraltro, che oggi sono da tempo ampiamente diffusi sui nuovi modelli, ma ora il Regolamento Ue si applicherà anche alle auto più vecchie vendute dopo la data di introduzione del Regolamento stesso. L’automobilista, dal canto suo, deve assicurarsi che il dispositivo funzioni correttamente, altrimenti potrebbe incorrere in multe: in caso di guasto del sistema, infatti, il conducente resta l’unico responsabile dell’eventuale danno recato a persone o cose. Sono altresì stabiliti quattro diverse fasi temporali, da A a D, per l’adeguamento, al termine delle quali dovrebbero entrare in vigore i nuovi regolamenti. Una telecamera di retromarcia non funzionante può comportare una multa, e se il malfunzionamento provoca anche un incidente, sono previste delle sanzioni: inosservanza dell’obbligo di diligenza generale al momento del ripristino – 35 euro; messa in pericolo degli altri utenti della strada durante la retromarcia – 80 euro e 1 punto di penalità; messa in pericolo degli altri utenti della strada durante la retromarcia con conseguente incidente – 100 euro e 1 punto di penalità. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> Travaglio condannato: cosa ha fatto e quanto dovrà pagare. Guai per il direttore del Fatto
Obbligo di alcolock
L’alcolock è il dispositivo che impedisce la messa in moto del mezzo qualora il tasso alcolemico superi lo soglia, è già in uso in diversi Paesi europei.Conosciuto anche come Ignition Interlock Device (IID) o come Breath alcohol ignition interlock device (BAIID), è una sorta di etilometro portatile. Il conducente è tenuto a dover soffiare nell’apparecchio prima ancora di mettersi alla guida, infatti l’alcolock è collegato alla centralina di accensione del motore, il quale non si avvierà mai, se il tasso alcolemico risulti troppo alto. L’aria soffiata nell’alcolock viene esaminata automaticamente e immediatamente da un sensore installato nell’abitacolo. Occorre, tuttavia, precisare che La normativa parla esattamente di “interfaccia di installazione di dispositivi di tipo alcolock”. Dunque, non ci sarà l’obbligo dell’installazione del dispositivo, ma solo la presenza dell’interfaccia che ne permetta il montaggio: le vetture non montano già il dispositivo, ma sono pronte ad accoglierlo. Ad oggi il costo è compreso tra i 70 e i 150 dollari Usa. (Continua a leggere dopo la foto)
La “Scatola nera” e le altre prescrizioni
La normativa parla di “registratore di dati di evento” ma si tratta della cosiddetta scatola nera, per intenderci quella che è montata sugli aerei, come si legge sul sito specializzato alVolante. La scatola nera non può essere disattivata e i dati sono registrati e memorizzati in modo da funzionare su un sistema a circuito chiuso. I dati raccolti sono anonimizzati e protetti da manipolazioni e abusi. Tali dati, secondo la nuova normativa europea, saranno: la velocità del veicolo, la frenata, la posizione e l’inclinazione del veicolo sulla strada, lo stato e la frequenza di attivazione di tutti i suoi sistemi di sicurezza, il sistema eCall di bordo basato sul servizio 112, l’attivazione del freno e qualsiasi altro parametro dei sistemi di bordo di sicurezza attiva e di prevenzione degli incidenti. Ecco gli altri dispositivi che saranno obbligatori su ogni veicolo: ISA (Intelligent Speed Assistant, il dispositivo che rileva la velocità del veicolo e la confronta con quella consentita sulla strada dove si sta viaggiando); avviso avanzato di distrazione del conducente; frenata automatica d’emergenza. Sono tutti dispositivi già presenti nelle auto di ultimissima generazione, mentre gli altri modelli verranno necessariamente aggiornati (o messi fuori listino).
Potrebbe interessarti anche: “Malore improvviso” durante la diretta, paura per Paolo Perego. Come sta ora la conduttrice Rai