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«Venerdì sciopero, bloccheremo il Paese». L’annuncio di portuali e trasportatori

Pubblicato il 13/10/2021 21:57 - Aggiornato il 15/02/2023 11:16

Il portavoce dei portuali, Stefano Puzzer, è perentorio: «Il blocco di venerdì è confermato, ma oggi ci saranno sorprese perché non si fermerà solo il porto di Trieste. Quasi tutti i porti si fermeranno». A nulla è valsa la carità pelosa del Ministro Lamorgese che aveva invitato le aziende a pagare i tamponi ai portuali. Anche in questo caso la proposta è stata brutalmente respinta al mittente:«L’unica apertura che possono avere nei nostri confronti è togliere il Green pass»

A conferma dell’estensione dell’iniziativa anche agli altri porti d’Italia a Genova è stata convocata una riunione in prefettura tra i sindacati e le aziende del porto. Secondo le stime del segretario del settore porto per Uiltrasporti Genova, il 20% dei portuali non è vaccinato. Non sono il 40% come a trieste ma sono comunque in numero sufficiente da bloccare le operazioni portuali.

Ma ai portuali si sono aggiunti anche i trasportatori: “Il problema vero sono i trasporti – dice il leader della Uil Roberto Gulli – il 30% degli autisti è senza vaccino, si rischia il caos”. Un allarme confermato e rafforzato dal presidente di Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè: «Se gli autotrasportatori esteri potranno venire in Italia senza il green pass e questo verrà invece imposto alle imprese italiane. Stiamo valutando di invitare le imprese a fermare i camion. Ci auguriamo di no, ma ne stiamo discutendo».

Ma non si parla solo di queste due categorie e delle annunciate mobilitazioni di massa. Il Viminale segnala una miriade di micro iniziative che venerdì potrebbero dare il colpo fatale ad una situazione il cui equilibrio si annuncia più che precario. E infine, come riporta l’Ansa, ci sono le fabbriche: “Bisognerà poi vedere cosa accadrà nelle fabbriche e nelle grandi aziende – all’Elettrolux, dove il 23% dei 1.430 dipendenti non ha il pass è già stato annunciato uno sciopero di 8 ore – e nelle aziende del trasporto pubblico. A Roma, ad esempio, il sindacato Orsa ha fatto dei conti: per creare problemi a metro e treni locali basta che il 5-10% del personale sia assente. E in Atac la percentuale dei non vaccinati viaggia tra il 10 e il 20%.”