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Vaccino, Ricciardi: “bruciare le tappe è pericoloso”. A chi conviene la gara ad arrivare primi?

Pubblicato il 01/09/2020 12:44

La cautela è inderogabile, per i vaccini come per i farmaci non si possono accelerare i tempi. L’impressione è invece proprio quella che per gli interessi dei voraci mangiatori del settore farmaceutico, si stia cercando quanto più possibile, sfruttando l’ondata di emergenza, di tagliare gli steps che invece sarebbero necessari.

“Per i vaccini va dimostrata la sicurezza ancora prima dell’ efficacia: non è possibile derogare a metodi e tempi adeguati”, afferma l’anciando l’appello il professore Walter Ricciardi riferendosi alla notizia che l’ americana Food and Drug Amministration starebbe valutando di dare il via libera a un vaccino anti Covid senza aspettare neanche la fine della fase 2 delle sperimentazioni. 

La fase tre è fondamentale. Non farla significherebbe “far accedere al mercato un prodotto che può essere pericoloso e che può non creare l’ immunità sufficiente”. “Tutti i vaccini possono avere effetti collaterali anche gravi”, evidenzia Ricciardi.

Per arrivare primi alla produzione del vaccino anche in Cina e Russia accelerano il passo. “Ieri il ministro della Salute russo ha confermato che le prime dosi del vaccino Sputnik saranno già distribuite a settembre alle persone più fragili assicurando che tra novembre e dicembre comincerà la vaccinazione di massa”, riferisce la Stampa da cui riprendiamo la notizia. “Del vaccino russo non sappiamo niente, non c’ è neanche una pubblicazione”, spiega il professore Ricciardi.