Per mesi e mesi non abbiamo potuto parlare apertamente degli effetti collaterali dei vaccini, costretti al bavaglio da meccanismi di censura pronti a scattare ogni qual volta si tentava di contraddire la narrazione mainstream. Ora, finalmente, le cose stanno cambiando e lo stesso mondo della scienza inizia a interrogarsi sui reali effetti dei farmaci anti-Covid. La testata Quotidiano Web ha interrogato a tal proposito il professor Marco Cosentino Farmacologo, docente presso l’Università dell’Insubria, per avere il suo parere sullo studio realizzato da tre ricercatori italiani dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) dove è stato documentato il legame tra vaccinia a mRna e il rischio consistente di malattie cardiache e autoimmuni, specialmente nella popolazione sana: in conclusione, i tre avevano suggerito una revisione del rapporto costi-benefici. (Continua a leggere dopo la foto)
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“La revisione della letteratura realizzata da Loredana Frasca e dai suoi colleghi – ha spiegato Cosentino – ha selezionato oltre duecento riferimenti bibliografici per fornire un quadro recente e aggiornato delle evidenze disponibili riguardo alla correlazione tra somministrazione di vaccini Covid e insorgenza di malattie cardiache e autoimmuni. Un merito ulteriore dello studio è di aver descritto i possibili meccanismi cellulari e molecolari coinvolti nel danno dei tessuti e degli organi interessati”. (Continua a leggere dopo la foto)
Secondo Cosentino le conclusioni dei tre autori “sono molto ragionevoli, equilibrate e condivisibili, specie dove sollecitano riflessioni e rivalutazioni del rapporto tra benefici e rischi alla luce da un lato di una frequenza di effetti avversi molto maggiore di quanto originariamente sostenuto dai primi studi e dall’altro dell’altrettanto obiettiva riduzione di un’efficacia già non eccezionale con il diffondersi di nuove varianti virali.
Secondo il professore è dunque arrivato il momento di “rivalutare con obiettività e senza pregiudizi di alcun genere tutti i limiti e le zone d’ombra. Tante persone stanno facendo moltissimo. Penso alle associazioni dei danneggiati, a tanti medici e ricercatori, a tanti avvocati e giuristi, a un’infinità di cittadini che sentono il bisogno di dare il loro contributo di impegno civico e solidale. E questo è straordinario”.
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