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“Non lo raccomanderei a nessuno”. Addirittura lui si schiera contro il vaccino. La spiegazione del “re dei virologi”

Pubblicato il 20/10/2022 11:56 - Aggiornato il 20/10/2022 12:57

L’Agenzia europea del farmaco (Ema) ha raccomandato di autorizzare l’uso dei vaccini mRna contro il Covid nelle fasce di età più giovani: dai 6 mesi di età ai 4 anni per Comirnaty, il vaccino Biontech-Pfizer, e dai 6 mesi a 5 anni per Spikevax, il vaccino di Moderna. Lo annuncia in un tweet. Da questo momento in poi, dunque, anche l’Italia riceverà la direttiva e la applicherà. Procedendo ancora alla vaccinazione dei più piccoli con un siero che ha zero garanzie e che anzi desta sempre più sospetti. A essere totalmente in disaccordo con questa autorizzazione stavolta è anche Matteo Bassetti, uno dei virologi più seguiti e più presente nei media nazionali dall’inizio della pandemia. A sua volta il medico ha commentato con un tweet al vetriolo la notizia, spendendo parole più che mai esplicite: “Approvato da EMA vaccino COVID19 per i bambini dai 6 mesi ai 5 anni. Poteva servire nel 2020. Oggi è il vaccino sbagliato (non copre infatti nessuna variante Omicron) nel momento sbagliato. Non lo raccomanderei a nessuno”. Più chiaro di così? (Continua a leggere dopo la foto)

Bassetti, però, sarà ignorato. E si procederà spediti con altri vaccini ai più piccoli. Le dosi di entrambi i vaccini saranno inferiori per gli under 5. Il vaccino di Pfizer-BioNTech è previsto in tre dosi di 3 microgrammi l’una nei piccoli fino a 4 anni: le prime due dosi vengono somministrate a distanza di 3 settimane, seguite da una terza somministrata almeno 8 settimane dopo la seconda. Il vaccino di Moderna nei piccoli fino a 5 anni è composto da due dosi di 25 microgrammi l’una, a distanza di 4 settimane l’una dall’altra. Entrambi i vaccini vengono somministrati come iniezioni nei muscoli della parte superiore del braccio o della coscia. (Continua a leggere dopo la foto)

“È importante avere a disposizione un vaccino pediatrico, indicato soprattutto per i piccoli esposti al rischio di malattia grave. Anche perché da 6 mesi a 4 anni sia l’incidenza dei casi che le ospedalizzazioni sono maggiori rispetto a quelli rilevati nei bambini con più di 5 anni e tra gli adolescenti”, spiega in barba al pensiero di Bassetti (e non solo) a La Stampa Marco Cavalleri, responsabile della task force vaccini dell’Ema, lasciando capire che l’importante sarà fare il vaccino baby ai piccoli fragili o che vivono con chi lo è, fermo restando che anche gli altri potranno vaccinarsi. (Continua a leggere dopo il tweet)

Di tutt’altro avviso è Bassetti, e con lui anche una folta schiera di colleghi e studiosi. Del resto lo stesso Bassetti proprio qualche giorno fa aveva anche spiegato: “Come atteso, anche questa fiammata Covid di inizio ottobre si sta esaurendo. Abituiamoci a continui alti e bassi di un virus ormai simil-influenzale. Avremo altre fiammate future, anche molto presto. Impariamo però a trattare il Covid come tutti gli altri virus e batteri”.

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