Una formula magica… Maria Rita Gismondo, direttrice del laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze del Polo Universitario Ospedale Sacco (Milano) ha le idee chiare in merito alle questione del vaccino e ha un’opinione ben precisa sulle dichiarazioni del ministro dell Salute.
“Vaccino da gennaio e gratis”, ha dichiarato Roberto Speranza. La Gismondo stupita da tali parole in un’intervista concessa ad affaritaliani.it espone le sue considerazioni e sottolinea come sia fondametale seguire le procedure in maniera rigorosa e scientifica, come sia importante badare all’aspetto pratico della conservazione del vaccino (cosa che attualmente sembra impossibile per molte Regioni) e soprattutto come sia necessario tenere a mente quello che il vaccino della Pfizer di fatto fa, in base a quanto dichiarato dalla stessa azienda farmaceutica.
Ecco quindi che la Gismondo spiega perchè l’affermazione del ministro della Salute risulti fuori luogo, e, più che derivante dai datti di fatto e dai dati scientifici, si presti bene come “formula magica”: “Non riesco a commentare queste parole in quanto mi mancano tantissimi elementi. Immagino che il ministro avrà dati solidi per dire queste cose, d’altronde abbiamo letto le raccomandazioni del comitato di bioetica della presidenza del Consiglio che afferma di non avere fretta nella sperimentazione del vaccino, che servono dati precisi, mettendo in guardia da una distribuzione affrettata”.
La virologa prosegue dicendo: “Mi auguro che Speranza sia consapevole di che cosa significhi una vaccinazione gestita a livello regionale, che tenga presente che avendo scelto la Pfizer, che oltre ad essere l’azienda più costosa, ma questo è un problema diverso, il vaccino deve essere mantenuto a meno 70 gradi e solo qualche giorno fa molte regioni hanno dichiarato di non avere abbastanza freezer”.
Inoltre, sottolinea: “Mi auguro che il ministro sia consapevole che la Pfizer afferma che il suo vaccino non previene l’infezione da Covid-19 ma ne attenua i sintomi. Non metto in dubbio le sue parole, ma fatte tutte queste considerazioni quella del ministro della Salute mi sembra una soluzione magica e quindi chapeau”.
Le comunicazioni delle case farmaceutiche sono insufficienti,”solo comunicati stampa abbiamo letto finora, aspettiamo altro. Ben altro.” Per tale motivo la Gismondo ritiene che sia davvero prematuro parlare di vaccinazioni a gennaio. Insiste e ripete: ”Mi vaccinerò sicuramente ma quando ci sarà un vaccino che riterrò sicuro. Assolutamente non a gennaio, a meno che in venti giorni venga fuori il mondo in termini di dati scientifici. Ma dubito fortemente che ciò possa accadere, visto che si parla di sperimentazioni e valutazioni fatte in tre settimane. Gennaio è davvero prematuro”.