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Tutti gli scandali della Pfizer, la lista nera di Codacons che inchioda il colosso americano

Pubblicato il 27/01/2021 10:11 - Aggiornato il 27/01/2021 10:21

Ci possiamo davvero fidare della Pfizer? Questa è la domanda che si è posta e che pone ai propri lettori Codacons. Probabilmente è una delle tante domande che in questo periodo, soprattutto alla luce del fatto che il governo complice della Ue abbia mantenuto segreti i contratti stipulati con il colosso farmaceutico, in molti si sono posti.

Mentre su Pfizer si abbattono le azioni legali del governo per i ritardi dei vaccini anti-Covid, l’associazione Codacons propone una rassegna dei “tanti scandali che hanno coinvolto negli anni la multinazionale Pfizer”. 

La Pfizer è stata costretta a pagare numerose sanzioni per pratiche scorrette e condotte illecite, ricorda l’Associazione per la difesa dei diritti dell’ambiente e dei consumatori: “nel 2013 l’azienda avrebbe patteggiato 55 milioni di dollari di risarcimento per le pratiche di marketing off-label legate al prodotto Protonix per sospette lesioni renali; 10mila le cause contro Pfizer aperte per il farmaco Prempro contro il cancro al seno, 3mila per lo Chantix”. 

La rassegna prosegue con il pagamento risalente al 2019 di “2,3 miliardi di dollari in seguito alle responsabilità civili e penali derivanti dalla promozione illegale di quattro farmaci: Bextra, un farmaco antinfiammatorio; il Geodon, un farmaco antipsicotico; il Zyvox, un antibiotico; e Lyrica, un farmaco antiepilettico”.

Codacons aggiunge alla lista nera del colosso americano: “il rifiuto di rendere generici i propri farmaci contro l’Aids nei paesi più colpiti dalla malattia; la promozione sul mercato di un antidolorifico vietato dalla Food and Drug Administration Usa; l’offerta di denaro e regalie a migliaia di medici ed esperti per la prescrizione di farmaci anche recanti gravi effetti collaterali; evasione fiscale; violazione di brevetti”. 

E per concludere tra le più tristi e penose vicende che inchiodano l’azienda farmaceutica ritroviamo sicuramente il caso della sperimentazione condotta su bambini nigeriani di un nuovo antibiotico, il Trovan. Sperimentazione che portò “alcuni bambini alla morte e altri a gravi patologie”.