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TikTok censura Paragone, Stramezzi e Mori. Scoppia il caso: “Incitamento all’odio”

Pubblicato il 21/08/2022 18:38 - Aggiornato il 21/08/2022 18:39

“TikTok blocca il video pubblicato sul mio canale di @gparagone e @AStramezzi che parlano del programma di #italexit, peraltro pacatamente, per incitamento all’odio. E poi ancora mi parlate di democrazia in questo Paese? Tutti i social sono sotto costante censura”. La denuncia arriva dall’Avv. Marco Mori e dimostra, ancora una volta, come il sistema dei social network abbia bisogno di una serissima revisione.
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“Facciamo paura. Del resto, nel video chiediamo adeguate tasse anche per le multinazionali, di cui fanno parte anche loro. Vuol dire che siamo sulla strada buona. Forza, ce la faremo”. Questa è la replica del Dott. Andrea Stramezzi, in un retweet del precedente post di Marco Mori. La vicenda sta suscitando non poche polemiche e fa tornare nuovamente in auge il tema della censura arbitraria da parte di quelle che dovrebbero essere delle semplici piattaforme di divulgazione di contenuti.
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Contenuti che certamente devono essere regolamentati da delle linee guida volte alla tutela degli utenti, ma che troppo spesso, invece, diventano un vero e proprio bavaglio per chi utilizza il web per trasmettere delle idee controcorrente. Concetti che, di certo, non sono lesivi per nessuno, se non per le multinazionali che gestiscono proprio quegli stessi social network che troppo spesso si ergono a giudici del pensiero.
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La censura nel web, a partire dai social network fino ad arrivare a YouTube, è un problema che negli ultimi due anni è andato aggravandosi di molto, colpendo anche alcune testate giornalistiche legalmente registrate come tali solo per aver riportato notizie e testimonianze documentate con le relative fonti. Noi stessi siamo stati censurati più volte solo per aver riportato le parole di Luc Montagnier, prendendoci avvisi e ban. Una situazione assolutamente odiosa ed insopportabile per chi fa della tutela della libertà, sia essa fisica, di pensiero o di parola, un proprio principio cardine. Per questi motivi Italexit – Per l’Italia con Paragone si impegnerà affinché questa censura selvaggia e discriminatoria della libertà di pensiero e di parola venga ben regolamentata in futuro.

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