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Tasse, in arrivo 5 milioni di cartelle. Ecco chi verrà colpito dalla furia fiscale di Draghi

Pubblicato il 22/08/2022 09:43

Mentre una buona parte degli italiani continua a godersi le ferie, maltempo permettendo, il Fisco si prepara a tornare alla carica, pianificando un agosto all’insegna di una vera e propria raffica di adempimenti fiscali. Non proprio lo scenario migliore, per le famiglie che cercano di trascorrere gli ultimi giorni di tranquillità prima di tornare al lavoro. Il 22 agosto è infatti stato segnato in rosso sul calendario come giorno di scadenza per una lunga sfilza di 179 adempimenti e 168 veramenti: complessivamente, ad agosto gli adempimenti fiscali sono 205, per un totale di 40 miliardi di entrate attese.

Nonostante le casse dello Stato siano state gonfiate nelle ultime settimane da soldi da imposte a causa dell’inflazione, non è scattato nessun rinvio. E così, entrando nel dettaglio, ecco che in cima alla lista degli adempimenti c’è la scadenza per il versamento di saldo e primo acconto delle imposte sui redditi, con maggiorazione dello 0,40%, che riguarda molti contribuenti ma prevalentemente le partite Iva. Chi ha optato per il pagamento rateale e ha già effettuato il primo versamento entro il 30 giugno 2022, è invece chiamato adesso a versare la terza rata, con l’applicazione degli interessi nella misura dello 0,51 per cento. Ci sono poi gli adempimenti periodici per i titolari di partita Iva sostituti d’imposta, alle prese con il termine ultimo per versamenti Iva, ritenute Irpef e contributi Inps.

Come spiegato dal Giornale, a seguire anche con il versamento di saldo e primo acconto dell’Ires con maggiorazione dello 0,4%. Per l’imposta sulle società chi ha scelto il versamento rateale si troverà a dover pagare la terza tranche, con lo 0,51% di interessi: dovrà comunque aver effettuato il primo versamento entro il 30 giugno 2022. Ad attendere i contribuenti c’è anche la scadenza del secondo trimestre del cosiddetto “Esterometro”, con imprese e lavoratori autonomi chiamati a comunicare all’Agenzia delle entrate i dati delle operazioni transfrontaliere, vale a dire cessioni di beni e prestazioni di servizi da o verso soggetti che non sono stabiliti in territorio italiano.

E se pensate che le brutte notizie siano finite sappiate che, purtroppo, vi sbagliate di grosso. Sulle pagine del Messaggero, Andrea Bassi ha anticipato le prossime mosse dell’Agenzia delle Entrate, determinata a consegnare il 70% degli atti sospesi durante la “pace fiscale” dettata dal Covid entro la fine del 2022. Si tratta, complessivamente, di 5 milioni di cartelle pronte a piovere sulla testa delle famiglie italiane, che nel frattempo dovranno fare i conti con un inverno che, causa crisi energetica, si preannuncia già di per sé difficilissimo.

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