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“Tamponi coreani che sbagliano 6 volte su 10”. L’ultima bravata di ‘Capitan Arcuri’

Pubblicato il 23/11/2020 15:49

Una cosa davvero incomprensibile, o forse comprensibile -nelle motivazioni- ma inaccettabile. Più ne combina, più gliene riconoscono. Parliamo del commissario straordinario che non si occupa solo di un incarico, ma di tutti. Ne basterebbe anche solo uno di questi per togliere il sonno a una persona normale, ma lui è un supereroe della Marvel, può occuparsi di tutto e può sbagliare di tutto.

Mascherine, presidi vari di protezione, respiratori, banchi per le aule delle scuole, terapie intensive… Non c’è una cosa di cui non si stia occupando o non si sia occupato. A Milano, il Corriere della Sera scrive: “Tamponi Covid rapidi in farmacia e dal medico? ‘Continuano a chiederceli, ma non ne abbiamo notizia’ “. Ma Arcuri dov’è?

Sarà impegnato a scrivere bandi, nella maggior parte delle volte in ritardo e incorretti, oppure ad acquistare materiale ‘non proprio adeguato’? Come nel caso, di cui ha dato notizia SkyTg24, dell’acquisto di dieci milioni di tamponi coreani. “Fornitura coperta con un regolare bando per 32 milioni di euro, ma secondo la rivista scientifica Journal of Clinical Virology i tamponi non sono particolarmente affidabili”.

Sky, che ha cercato di vederci chiaro in questa storia -riferisce ilriformista.it-, “non ha ricevuto alcuna risposta alle richieste rivolte a Invitalia, la società di cui Arcuri è amministratore delegato, di consultare i documenti che hanno portato all’acquisto dei lotti”. “Attualmente l’unica documentazione disponibile sull’affidabilità del test è quella della casa produttrice coreana, che parla di risultati corretti per il 90% dei casi”. Eppure stando ai risultati della ricerca, “se tutto va bene potrebbero sbagliare sei volte su 10”.

Agli italiani non è dato il diritto di sapere. Agli italiani non è dato il diritto di vivere fuori dal terrore che ogni giorno “il luna park delle informazioni sul Covid” diffonde. Loro sbagliano quanto vogliono, tanto le responsabilità e le colpe saranno sempre scaricate sui cittadini. Mentre si presentano davanti alle telecamere come i ‘buoni’ che usano il super potere del Dpcm per salvare il mondo (mascherando il problema vero: le loro incapacità).