Stangata sui conti correnti. Anche il mondo bancario (se qualcuno avesse dei dubbi) si adegua al generale rincaro di prezzi e consumi. I costi per la tenuta del conto corrente, già nel corso del 2022, sono esplosi, con un significativo aumento del 5% del canone annuo per le banche tradizionali e dell’8% per le banche online: il tutto equivale a una media di 132 euro in più per ciascun correntista. Addirittura, per la gestione di un conto on line, l’incremento è stato del 26%, con un costo medio annuo di gestione di 90 euro in media. Non solo i costi per il canone annuo, bensì anche quelli relativi ai servizi allo sportello, quali il prelievo o il bonifico, già gradualmente in crescita da anni, negli ultimi mesi hanno conosciuto un nuovo e considerevole aumento. I dati, riportati su La Stampa, riguardano l’esito di un’indagine dell’Osservatorio ConfrontaConti.it e SosTariffe.it, che ha analizzato l’evoluzione del settore dal febbraio 2022 ad oggi. Gli istituti di credito, di fatto, si allineano alla politica della Bce, che da luglio ha messo a segno quattro interventi di rialzo dei tassi. Al netto di ciò, “Qual è la ragione dei rincari?”, si chiede il quotidiano torinese, che ricorda come, in realtà, “in questa fase le banche dovrebbero abbassare le spese dato che stanno approfittando dell’aumento del costo del denaro ad opera della Banca centrale europea”, scrive Sandra Riccio, autrice dell’articolo. (Continua a leggere dopo la foto)
Gli autori del report si soffermano principalmente su un punto, l’aumento dei costi per le banche: “Le filiali sul territorio rappresentano un costo sempre più rilevante per gli istituti bancari che sono costretti ad incrementare le commissioni per rendere sostenibile il servizio di assistenza diretta alla propria clientela”. Un’altra “mazzata” che si aggiunge al rincaro delle bollette e al carovita in genere. Va detto che alcuni istituti non hanno adottato queste misure. Ad esempio, Intesa Sanpaolo ha specificato di non avere ritoccato le proprie tariffe verso l’alto nel corso del 2022 e di avere diminuito in certi casi i costi relativi ad alcune voci il cui prezzo era salito nel 2017, oltre ad avere fatto promozioni convenienti indirizzate a chi apre conti online. (Continua a leggere dopo la foto)
Anche Unicredit, in una nota, ha sostenuto di essere al lavoro per seguire le orme della banca torinese. Modifiche più contenute hanno riguardato il canone annuo delle carte di credito: più 2,7% per le banche tradizionali, più 2,88% per quelle online.
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