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Stangata per le famiglie: aumenta tutto! La spesa vola a cifre astronomiche. È salasso

Pubblicato il 25/10/2021 08:15

Per il governo le priorità continuano a essere vaccini e Green pass. Non una parola sulla cifra record di morti sul lavoro e non una parola sulla cifra mostruosa che gli italiani stanno pagando per ogni singola spesa. Questo infatti è il vero allarme del momento: si parla di salasso. Come scrive Il Resto del Carlino sarà “una stangata d’autunno nel carrello della spesa e un Natale che rischia di essere tra i più cari degli ultimi anni. La ripresa post-pandemia con la corsa delle materie prime (dal petrolio al gas, dai cereali ai metalli industriali fino a carta, legno e plastica) non poteva non trasferirsi sugli scaffali di negozi e supermercati”. (Continua a leggere dopo la foto)

Rincari che, secondo il Codacons, costeranno 1.500 euro a famiglia mentre le feste natalizie porteranno un aumento complessivo di prezzi e tariffe di quasi 1,4 miliardi con 100 milioni in più solo per pranzi e cenoni. “Ma il bollettino di guerra della spesa, che non sta risparmiando neppure le zucche di Halloween vendute a 2-2,5 euro al chilo (+25%) mentre, avverte Coldiretti, ai produttori agricoli vengono pagate 40-60 centesimi – rischia di aggravarsi con le scelte al rialzo sui listini che stanno operando le più grandi aziende multinazionali dei beni di largo consumo”. (Continua a leggere dopo la foto)

Dai detersivi agli shampoo fino agli alimentari e le bevande, per i consumatori sarà salasso. Solo per l’acquisto di generi alimentari e bevande analcoliche le famiglie potrebbero spendere l’1,55% in più rispetto all’anno scorso, ossia 475 euro in media. Ma quel che è peggio è che l’allarme prezzi possa continuare, e incrementarsi, nei prossimi mesi. “Assopanificatori Confesercenti prevede aumenti di prezzo del pane confermato dal Codacons che, proprio per il pane, insieme con pasta, pandori, panettoni e dolci lievitati calcola rincari del 10%. Ma anche un più 2,5% su pesce, carni e salumi, l’1,5% per vini e spumanti e il 2,7% per ortaggi, frutta fresca e secca”. (Continua a leggere dopo la foto)

Di fronte alla corsa dei rincari, avverte il presidente di Federdistribuzione, Alberto Frausin, “la Gdo farà il possibile per contenerli, ma serve una risposta complessiva”. Così, nei giorni scorsi l’industria dei beni di consumo e le aziende della distribuzione moderna hanno chiesto al governo di aprire un tavolo di filiera per valutare le possibili conseguenze del rincaro dei prezzi delle materie prime ed energetiche sulla ripresa economica. Difficilmente verranno ascoltati: il governo deve pensare a vaccini e Green pass…

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