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Speranza: “Valutiamo terza dose per tutti. No ai tamponi gratis”

Pubblicato il 21/10/2021 08:48

E alla fine terza dose per tutti sarà. Come è stato fin qui, il governo per ora procede per gradi, per non dare l’idea di fare tutto e subito. Dopo l’estensione agli over 60, il ministro Speranza ora già parla di “altre categorie”. E aggiunge: “Stiamo valutando”. È l’apertura all’estensione generalizzata del richiamo per tutta la popolazione quella che il ministro ha espresso alla Camera. E a dare ulteriori segnali sul fatto che la direzione sarà quella ci hanno pensato tutti i televirologi che da giorni stanno spingendo per il booster del vaccino e anche il sottosegretario dello stesso dicastero, Andrea Costa, che definisce “ragionevole” la terza dose per tutti a partire dall’inizio dell’anno nuovo. (Continua a leggere dopo la foto)

Quel che fa ridere è che Speranza ha poi aggiunto: “Dipenderà dalle evidenze scientifiche”, come se queste fossero state davvero tenute in considerazione in tutte le decisioni che hanno preso fin qui. Infatti, i dati sull’efficacia vaccinale, monitorati dall’Istituto Superiore di Sanità, al momento non evidenziano l’urgenza per una nuova campagna su larga scala. Come riporta il Corriere, che cita alcune fonti dell’Iss, “si osserva solo un leggero calo, di un paio di punti percentuali, nell’efficacia dei vaccini nella protezione da nuove infezioni. La copertura resta alta, al momento, per ospedalizzazioni, terapie intensive e decessi”. (Continua a leggere dopo la foto)

Al momento il terzo richiamo, da indicazioni dell’Ema, è rivolto a partire dai 6 mesi dalla seconda dose. Quasi tutti gli under 60 supereranno questo intervallo a partire da inizio 2022. Speranza è poi intervenuto anche sulla richiesta di tamponi gratuiti, bocciando di nuovo la proposta. “Il costo è stato calmierato mentre ricordo che il vaccino, la vera chiave per chiudere questa stagione e aprirne una nuova, è gratuito”, osserva il ministro ripetendo la solita litania. Poi respinge anche l’ipotesi di un allargamento a 72 ore della durata del Green pass per chi si sottopone ad un test antigenico. (Continua a leggere dopo la foto)

Infine, c’è un altro caso mascherine. Come riporta il Corriere, “ce ne sarebbero 217 milioni, contrattate dalla gestione commissariale di Domenico Arcuri, ora ferme nei magazzini. Per le quali il generale Francesco Figliuolo è alla ricerca di un acquirente. Si tratta però di dispositivi che sono serviti nei primi mesi della pandemia, consigliate anche da una circolare ministeriale. Speranza dice che erano state approvate dall’Inail e non erano state usate per le categorie più esposte. Senza compratori dovranno però essere smaltite. E la procedura ha un costo”.

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