Stava effettuando il riscaldamento insieme ai compagni di squadra, prima di affrontare una partita di calcio. Sereno come sempre, tanto da aver scherzato poco prima con il mister che gli aveva detto sul fatto che avrebbe dovuto giocare titolare, lui che solitamente era secondo portiere. Poi all’improvviso Davide Gavazzi, 28 anni, si è accasciato a terra, colpito da un malore improvviso. L’ennesimo, terribile caso di questo 2022 segnato da episodi del genere in ogni Regione d’Italia, soprattutto tra giovani e giovanissimi. Come raccontato dal Corriere della Sera, il ragazzo era molto conosciuto a Gavinana, in provincia di Pistoia, tra i coetanei e nell’ambiente del calcio, passione che portava avanti da anni. Le sue condizioni sono rimaste gravi per ore, poi è stato comunicato il decesso. (Continua a leggere dopo la foto)
“È successo tutto in pochi secondi, siamo sconvolti – ha raccontato l’allenatore di Davide, Marco Iori, della squadra della Montagna Pistoiese – Distrutti. Un attimo prima ci stavo parlando, gli ho fatto una battuta perché è il nostro secondo portiere e stavolta avrebbe dovuto giocare. L’attimo dopo, non appena mi sono girato, ho sentito qualcuno che cadeva a terra. Era lui”. (Continua a leggere dopo la foto)
La Montagna Pistoiese avrebbe dovuto affrontare di lì a poco la Cintolese nella Coppa Toscana di categoria, sul campo di casa. Purtroppo, durante il riscaldamento, il giovane portiere si è sentito male e, colto da un malore improvviso, si è accasciato sul campo. Trasportato con l’elisoccorso Pegaso nell’ospedale fiorentino di Careggi, il ragazzo pistoiese, di Cireglio, che non era cosciente quando ha abbandonato l’impianto di gioco, è poi stato ricoverato in terapia intensiva. A dare la notizia della morte è stata, nelle ore successive, è stata la testata Pistoia Sport. (Continua a leggere dopo la foto)
“Tutti noi, i compagni, i dirigenti, siamo corsi a soccorrerlo — ha detto l’allenatore della Montagna Pistoiese — e abbiamo chiamato istantaneamente il 118, che quando è arrivato ha tentato in tutti i modi di rianimarlo. Purtroppo i soccorritori non ci sono riusciti, non è mai sembrato in grado di riprendersi”. L’intervento è durato circa mezzora, dopo Davide è stato trasportato in ospedale e lì ha iniziato la sua lotta per la vita attaccato a una macchina.
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