Tempi duri, questi, per Giorgia Meloni, costretta a fare i conti con una maggioranza particolarmente irrequieta e divisa su uno dei punti più caldi degli ultimi giorni, la lotta al caro benzina. Con la premier costretta nelle ultime ore a serrare i ranghi, intimando gli alleati di non lasciarsi andare a sparate che potrebbero rivelarsi controproduttive. Tra le novità annunciate dall’esecutivo per far fronte all’emergenza, arriverà l’obbligo per i distributori di esporre, oltre al costo del carburante, il prezzo medio nazionale. Una decisione che, però, non ha trovato d’accordo proprio i benzinai, che si sentono sempre più capro espiatorio della situazione e non ci stanno a passare per colpevoli. Tanto da aver già annunciato una dura presa di posizione, che potrebbe creare non pochi problemi agli italiani: lo sciopero nazionale dei benzinai. (Continua a leggere dopo la foto)
I benzinai, come spiegato da Libero Quotidiano, hanno infatti annunciato uno sciopero per “porre fine a questa ‘ondata di fango’ contro una categoria di onesti lavoratori e cercare di ristabilire la verità. Le associazioni dei gestori, unitariamente, hanno assunto la decisione di proclamare lo stato di agitazione della categoria, su tutta la rete”. (Continua a leggere dopo la foto)
Sciopero nazionale benzinai
La manifestazione è stata organizzata dalle sigle sindacali Faib-Confesercenti, Fegica e Figisc-Confcommercio. Le date da segnare in rosso sono quelle del 25 e del 26 gennaio, quando i benzinai incroceranno le braccia e saranno possibili notevoli disservizi per gli automobilisti italiani. (Continua a leggere dopo la foto)
Come spiegato dai sindacati, lo sciopero nazionale dei gestori ci sarà sia in autostrada che sulla viabilità ordinaria. Nella nota le associazioni di categoria condannano “la scelta di eliminare di colpo il taglio delle accise che ha causato l’aumento dei prezzi dei carburanti”
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