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“Scatta l’obbligo per tutti i distributori”. La decisione del governo Meloni contro il caro benzina

Pubblicato il 11/01/2023 10:55

Un tema che continua a tenere banco, quello del prezzo della benzina e del gasolio. Con cifre che continuano a ballare intorno alla soglia dei due euro al litro, particolarmente significativa anche dal punto di vista psicologico, e con il governo guidato da Giorgia Meloni segnato da forti tensioni. Tanto che la stessa premier, sentendosi assediata, nelle scorse ore si è lasciata andare a un duro sfogo: “L’opposizione ci attacca ed è normale, ma mi fa infuriare che anche nella maggioranza ci sia chi va in tv a dire che bisogna tagliare le accise. Questo non è accettabile”. Un retroscena rivelato dal Corriere della Sera e che ben certifica il clima vissuto all’interno della maggioranza, segnato anche dall’insurrezione dei consumatori e non solo: i gestori non vogliono passare da speculatori e hanno già annunciato la protesta. Ecco, allora, nuove norme pensate per raddrizzare in fretta la rotta, con nuovi obblighi per i distributori. (Continua a leggere dopo la foto)

Meloni e Giorgetti hanno difeso la decisione di non tagliare le accise, annunciando poi: “Nel periodo gennaio-marzo 2023 il valore dei buoni benzina ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti, nel limite di euro 200 per lavoratore, non concorre alla formazione del reddito da lavoro dipendente”. Piatto forte del nuovo pacchetto di norme è però “l‘operazione trasparenza“. (Continua a leggere dopo la foto)

Nuovi obblighi per i distributori

Nuovi obblighi per i distributori

La novità principale sarà infatti costituita dall’obbligo per le stazioni di servizio di esporre “con specifica evidenza”, accanto al prezzo praticato, il prezzo medio nazionale giornaliero pubblicato dal ministero delle Imprese. Per chi non si adegua saranno rafforzate le sanzioni comminate dal prefetto, che in caso di recidiva potrebbero portare anche alla sospensione dell’attività per un periodo “tra i 7 e i 90 giorni”. (Continua a leggere dopo la foto)

Il governo introdurrà anche, con apposito decreto, un tetto massimo al prezzo praticabile dalle stazioni di servizio che operano lungo la rete autostradale. Saranno rafforzati, inoltre, “i collegamenti tra Garante prezzi e Antitrust, per reprimere sul nascere condotte speculative” e sarà “irrobustita” la collaborazione tra Garante e Guardia di Finanza. Secondo le associazioni dei consumatori, in alcune tratte autostradali il diesel sarebbe addirittura schizzato a 2,5 euro al litro.

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