La notizia ha fatto molto scalpore, e rappresenta il primo e vero contraccolpo nella maggioranza. I litigi interni, fino ad ora, si erano fermati al chiacchiericcio e alle bagattelle, stavolta invece si è arrivat a un atto formale in Parlamento, con una notevole eco. Intervistata da Il Giornale, la capogruppo di Forza Italia al Senato, Licia Ronzulli, spiega il “No” al cosiddetto decreto Rave del governo, e in particolare il “no” all’articolo 7. Ronzulli sottolinea che la sua scelta di non votarlo non è un attacco al governo. “Capisco bene il tentativo delle minoranze di alimentare spaccature che non esistono – afferma – e di strumentalizzare il mio travaglio interiore su un provvedimento che condivido in tutto tranne che per la parte riguardante il reintegro anticipato dei medici no vax”. (Continua a leggere dopo la foto)
Attacca Ronzulli: “Nel mio intervento in Aula ho detto chiaramente che la mia posizione è a titolo personale, ho sottolineato che la lealtà incondizionata verso il governo non può né deve essere messa in discussione e ho dato mandato al gruppo di Forza Italia di votare compatto a favore del decreto. La maggioranza è sana e coesa e non sarà certo il singolo voto di coscienza di un singolo senatore a creare problemi. Tra l’altro, avevo anticipato la mia posizione al presidente Berlusconi e al capo delegazione di Forza Italia al governo, Tajani”. (Continua a leggere dopo la foto)
“Sono stata io ad ispirare – rivendica Ronzulli – con una mia proposta di legge, il decreto del governo in materia di obbligatorietà dei vaccini per gli operatori sanitari. È una battaglia che ho combattuto per tutelare la salute dei cittadini e la sicurezza del servizio sanitario. Oggi non posso tornare indietro e dire sì al reintegro di chi ha deciso di non sottoporsi a vaccinazione. Non è stata una decisione semplice, ma ne va della mia storia e della mia credibilità”.
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