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“Dal 7 aprile apriremo a pranzo e cena”. I ristoratori liguri pronti per #ioapro

Pubblicato il 06/04/2021 15:16

Continua la protesta dei ristoratori, tra i più colpiti dalla crisi innescata dal Covid e dall’incompetenza del governo Conte prima e Draghi poi. Riapertura posticipata di un giorno, per non sovrapporsi con la manifestazione di Roma, per i piccoli imprenditori del comparto dell’ospitalità a tavola (Ho.re.ca.) associati a Mio Italia (Movimento imprese ospitalità) che avevano annunciato da oggi la ripresa delle attività a pranzo e a cena. La speranza è che dalla mobilitazione nazionale possa arrivare qualche prima risposta alle richieste degli operatori di un settore, quello della ristorazione, che è chiuso da ormai un anno. (Continua a leggere dopo la foto)

“Abbiamo deciso di riaprire dal 7 aprile e non da oggi – spiega a Il Secono XIX il responsabile Mio per la Liguria, Emanuele Maranzana – perché questo pomeriggio ci sarà una grande manifestazione a Roma organizzata assieme a molte organizzazioni, dalla rete di #ioapro alle partite iva. La speranza è che qualcuno finalmente ci possa dare se non la possibilità di riprendere subito a lavorare almeno una programmazione sulle riaperture”. (Continua a leggere dopo la foto)

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Baristi e ristoratori chiedono risposte sui sostegni con indennizzi ragionevoli e interventi sui costi fissi: “Il problema più grande sono gli affitti – spiega – perché ci sono già molti colleghi che hanno ricevuto lo sfratto”. Le imprese aderenti a Mio hanno scelto di attendere ancora un giorno prima di dare vita alla mobilitazione anche in Liguria. “Questa sera faremo una riunione e se le cose andranno come immagino domani chi aderirà all’iniziativa, aprirà a pranzo e a cena, ovviamente rispettando tutte le normative di sicurezza, distanziamenti, mascherine e tutti i protocolli”. (Continua a leggere dopo la foto)

Conclude: “La nostra non è una provocazione, né un atto dimostrativo – conclude – ma una questione di sopravvivenza”. Oggi, a Sarzana, sono scesi in piazza ristoratori e commercianti. Il presidio di protesta ha mandato in tilt il traffico sulla Variante Aurelia.

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