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Riscossione cartelle e prescrizione: le ragioni di una riforma

Pubblicato il 12/12/2022 12:27 - Aggiornato il 12/12/2022 12:28

RISCOSSIONE CARTELLE E PRESCRIZIONE
LE RAGIONI DI UNA RIFORMA – di FRANCESCO VELLUCCI

Dicembre 2022, il Governo Meloni sta per approvare la finanziaria, e come ogni anno si ripropone l’annoso problema del cosiddetto “magazzino esattoriale” ossia tutta la massa di cartelle esattoriali pendenti a partire dal 1 gennaio 2000 sui contribuenti italiani e non andate in esecuzione e correlativo incasso. Di fatto un problema enorme per lo stato.
Vari governi delle piu’ varie estrazioni si sono cimentati con questo tema, ma finora con scarso coraggio, sia per la paura di spaventare l’Europa, sia per l’impossibilita’legislativa reale di procedere ad esazione di debiti ormai preistorici e sostanzialmente prescritti.
Finora infatti tutti i governi, mancando di coraggio, ma soprattutto di chiarezza e di veridicita’ in termini di bilancio, hanno riportato a nuovo tale bubbone, cercando di gestirlo con pannicelli caldi tipo sanatorie fino a 1000 euro e condonetti vari, al grido, assolutamente non vero, di “l’Europa non ce lo consente”.
Infatti cosi’ facendo, l’Europa acconsentirebbe piu’ ad un vero e proprio falso in bilancio, infatti dovete sapere che, i virtu’ di molteplici, costanti e continue sentenze emanate dalla Corte di Cassazione, e’ ormai chiaro che la prescrizione delle cartelle esattoriali SCADE AL COMPIMENTO DEL 5 ANNO SUCCESSIVO ALLA DATA DI ESIGIBILITA’ DEL TRIBUTO, intendendosi per essa la data in cui lo stesso doveva essere pagato.
Quindi di che stiamo parlando ? Del nulla, o meglio di una continua menzogna che lo stato italiano non solo racconta al contribuente inesperto, ma anche e soprattutto a chi, come tanto sventolato, dovrebbe essere garantito dal credito di quelle cartelle, che e’ dichiarato esigibile, ma di fatto non lo e’. E questo con enormi complicazioni e rischi futuri in caso “qualcuno” volesse guardarci chiaro dentro.


Come e’ possibile tutto questo ? Semplice : nel diritto Italiano, la prescrizione non e’ automatica, ma va AZIONATA, ovvero bisogna fare un ricorso e chiedere la sua applicazione e la correlativa cancellazione del debito. Non tutti lo sanno e la giostra continua.
Noi crediamo che invece sarebbe ora di compiere un VERO GESTO DI CORAGGIO, un gesto da GOVERNANTI SERI, ATTENDIBILI E CONCRETI.
A tal scopo con Gianluigi Paragone stiamo completando lo studio di una legge di iniziativa popolare ex art. 71 della Costituzione Italiana, che preveda che la prescrizione sia automatica e che pertanto, ex lege e senza alcun intervento del cittadino ne’ della magistratura, ogni pretesa tributaria sia dichiarata decaduta e non piu’ riscuotibile, e pertanto sia obbligatoriamente cancellata allo scadere del 5 anno successivo alla data originaria di scadenza del dovuto (sia esso imposta, tassa o tributo speciale), qualora non sia validamente iniziata l’azione riscossiva, intendendo per essa non la semplice emissione di cartella esattoriale, o l’iscrizione di ipoteche o peggio fermi amministrativi a garanzia, bensi’ il vero e proprio procedimento esecutivo ai sensi di quanto previsto dalla legge.
Questo e’ un vero atto di governo e di coraggio teso a riportare equita’ e giustizia nei rapporti fra stato e cittadino, e soprattutto un atto di chiarezza verso tutti gli eventuali investitori interessati al debito italiano. E’ un atto di liberta’, di salvaguardia, come solo i veri ed unici guardiani della Costituzione possono e devono fare.
Con Gianluigi Paragone, schiavi MAI.
Dott. Francesco Vellucci