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“La recessione sta per travolgere le Borse”: l’allarme dell’esperto e le colpe dell’Ue, cosa sta per succedere

Pubblicato il 29/06/2023 11:40

Ancora una volta le politiche dell’Unione Europea si scontrano con le esigenze dei singoli Paesi membri. Soprattutto di quelli, come l’Italia, che da mesi provano invano a chiedere un’inversione di rotta. In un quadro economico che continua a preoccupare. “Entro i prossimi 18 mesi mi aspetto che l’economia americana entri in recessione. I mercati non sono preparati a quello scenario” ha spiegato Sushil Wadhwani, chief investment officer di Pgim Wadhwani, governatore emerito della London School of Economics e Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico.”Siamo sul finire di un ciclo monetario restrittivo. In queste fasi, tipicamente, possono verificarsi degli incidenti sui mercati finanziari. Ricordate il 1994? Allora l’aumento drastico dei tassi d’interesse innescò la crisi del Messico. Questa volta ci troviamo ad affrontare la crisi delle banche regionali americane: il fenomeno non riguarda solo tre o quattro realtà, l’intero sistema delle banche locali appare vulnerabile. Non mi stupirei se dovessero emergere altre situazioni critiche”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Parole non campate in aria, visto che il Corriere della Sera ha ricordato come questo periodo richiami alla memoria “”la crisi dei risparmi e dei prestiti del periodo 1984-1994, che portò al fallimento di oltre mille istituti. Se la situazione macroeconomica dovesse peggiorare, avrebbe ripercussioni negative sul settore degli immobili commerciali, verso i quali le istituzioni finanziarie locali sono molto esposte”. (Continua a leggere dopo la foto)

Gli investitori sperano che non si materializzi la recessione, ma per Wadhwani “è difficile essere ottimisti su questo, perché gli effetti della stretta creditizia e della crisi delle banche americane si faranno sentire. E l’inflazione non ha ancora raggiunto l’obiettivo della Fed. Ma se anche mi dovessi sbagliare, significherebbe che l’economia sorprende, crescendo più del previsto. E allora la banca centrale americana avrebbe un problema: sarebbe costretta ad alzare di nuovo i tassi”. (Continua a leggere dopo la foto)

Una quadro di incertezza alimentato anche dalle scelte dell’Unione Europea. La decisione, difesa e reiterata più volte negli ultimi mesi, di alzare i tassi è secondo molti analisti la prima, potenziale causa di recessione. Gli appelli dei Paesi membri, Italia in primis, sono puntualmente caduti nel vuoto, a riprova di una distanza sempre più netta tra le esigenze dei governi e le volontà di Bruxelles.

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