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“Produce quello che dovrebbe combattere”. L’intervista di Regoli al ricercatore che denunciò Pfizer(VIDEO)

Pubblicato il 13/04/2023 12:48
Raffaella Regoli Ansovini vaccino

“Cosa c’è nel sangue dei vaccinati? È il sangue ora il problema”. Inizia così la denuncia che il ricercatore Raffaela Ansovini – che ha denunciato Pfizer e Moderna – ha lanciato durante l’intervista a Raffaella Regoli per un altro clamoroso servizio di “Fuori dal coro“. Nella puntata del 12 aprile del programma di Rete4 condotto da Mario Giordano, Raffaella Regoli continua a indagare per scoprire la verità sui vaccini. E aggiunge un altro importante tassello allo scandalo. Secondo Ansovini, che ha già pubblicato diversi studi su riviste scientifiche internazionali, Pfizer e Moderna avrebbero mentito: “Non siamo di fronte a un vaccino, ma a un farmaco che agirebbe in maniera incontrollata nell’organismo”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Doctor vaccinating young man in clinic

Spiega Ansovini a Raffaella Regoli: “È evidente, secondo le mie conoscenze scientifiche, che la presentazione del farmaco tutto è tranne quello che si dice. A partire dalla sua composizione reale che non è quella dichiarata. Questo non è un vaccino, è un farmaco che produce quello che dovrebbe combattere. Quindi fa una cronica e continua presenza virale nell’organismo. Il farmaco fa cose diverse e pericolose. Mi dovrebbe difendere e invece non difende: crea nuove situazioni di pericolo“. Chiede Raffaella Regoli perché mai questi vaccini siano coperti da segreto militare e se questo sia mai accaduto prima. Cosa risponde il ricercatore? (Continua a leggere dopo il video)
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Ansovini: “Si può paragonare a un’arma patologica”

Nel servizio di “Fuori dal coro” di Raffaella Regoli, il ricercatore Raffaele Ansovini replica: “Che io sappia no. Dal mio punto di vista, avendo fatto un po’ del mio cammino con loro, penso che ci siano degli obiettivi ben precisi”. Con loro chi? Chiede la giornalista. “Con i militari“, risponde Ansovini. Il ricercatore è stato anche ascoltato per 5 ore dalla Guardia di Finanza, alla quale ha spiegato: “Il farmaco è pericoloso. Si può paragonare a una vera e propria nuova patologia, o arma patologica. Tu stai usando un farmaco che è un pericolo e non un aiuto”. Si saprà mai cosa è davvero questo vaccino?

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