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Puzzer: “Vogliono farci diventare poveri e controllati dalla tecnologia. Ecco come”

Pubblicato il 10/10/2022 12:10 - Aggiornato il 11/10/2022 09:01

Vogliono un Paese di persone sempre più povere e incapaci, per questo, di ribellarsi a controlli sempre più oppressivi, grazie anche alle nuove tecnologie. A lanciare l’allarme è Stefano Puzzer, leader delle proteste di Trieste contro le limitazioni delle libertà degli italiani e candidato alle ultime elezioni con il partito Italexit di Gianluigi Paragone. Intervistato da Tommaso Baronio per La Verità, Puzzer ha analizzato innanzitutto l’esito dell’ultima tornata elettorale, andata in scena il 25 settembre.

“Attraverso Italexit volevamo dar voce alle persone che stanno soffrendo per essere soggiogate a continui stati di emergenza, dando loro visibilità. Questa è stata la parte positiva della campagna elettorale. Il 2% ottenuto? Credo che un errore sia stato non unire tutti i movimenti antisistema. Se ci fosse stato più tempo avremmo spinto per l’unione, come abbiamo fatto nelle piazze”.

“Il Green pass, oggi, è solo stato sospeso, ma potrebbe essere riattivato in ogni momento. Inoltre continua a colpire i diritti del personale sanitario e dei parenti di chi è negli ospedali e nelle RSA.” Per questi Puzzer invita a non abbassare la guardia: “Bisogna mantenere l’attenzione su certe dinamiche. Saltiamo da uno stato di emergenza all’altro, la protesta oggi si sposta verso chi soffre, piccole e medie imprese e famiglie che non arrivano più a fine mese. Stiamo andando verso una guerra che la maggior parte degli italiani non vuole e che ci sta creando soltanto problemi”.

Puzzer continua ancora oggi a scendere in piazza, negli ultimi giorni contro il caro bollette: “Da cittadino libero quale sono, protesto da un anno perché credo ci sia un piano per portarci alla povertà e al controllo digitale”.

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