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“Pnrr, non riescono nemmeno a spendere i soldi”. Scoppia lo scandalo dei fondi: cosa succede

Pubblicato il 30/09/2022 10:54 - Aggiornato il 30/09/2022 10:55

Ci siamo sentiti ripetere più e più volte negli ultimi mesi quanto importante fosse il famigerato Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza che, stando agli annunci degli esponenti del governo Draghi, avrebbe risolto ogni problema nel giro di pochi mesi. Soldi, tanti, in arrivo dall’Europa, con in quali rilanciare un’economia piegata dalla pandemia prima e dalla crisi energetica ora. Peccato che, in realtà, il tanto decantato tesoretto europeo ancora non si veda. E che il nostro esecutivo, quei soldi, non sappia nemmeno come spenderli.

A conferma delle tante difficoltà legate al Pnrr, ecco arrivare in queste ore un annuncio a sorpresa. Inizialmente, l’Italia avrebbe dovuto spendere 41,4 miliardi di euro entro la fine dell’anno, calendario che era stato però rivisto ad aprile con la spesa complessiva ridotta a 37,7 miliardi. Ora l’ennesimo passo indietro. Nella nota di aggiornamento al Def, documento che il governo presenta ogni anno alle Camere, il conto si è fermato a 20,5 miliardi, addirittura 20,9 in meno rispetto ai programmi originali. Una differenza enorme.

Come spiegato dal Sole 24 Ore, sono diversi i problemi che pesano sulla gestione dei fondi del Pnrr. Innanzitutto il ritardo di avvio di alcuni progetti, rimasti completamente impantanati. Poi l’impennata dei costi delle opere pubbliche. Infine, i “tempi di adattamento alle procedure dello stesso Pnrr”. In sintesi, a rallentare la macchina organizzativa rispetto agli obiettivi iniziali “è il caro-materiali, che fa saltare i quadri economici negli appalti, e la difficoltà della Pubblica amministrazione ad adeguare i propri ritmi a quelli richiesti dal Piano”.

Il risultato? Dopo il secondo anno di vita del Pnrr, la spesa si è fermata al 49,5% della previsione iniziale, meno della metà. Ritardi che si trascineranno inevitabilmente anche nel corso del 2023 e che fanno gridare già allo scandalo. Possibile che il governo non sia nemmeno in grado di spendere quei fondi, insufficienti, che l’Europa mette in campo per contrastare la crisi? La risposta è tristemente scontata.

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