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E ora si preparano a vaccinare i neonati. Il piano

Pubblicato il 17/12/2021 08:34

È partita la campagna vaccinale per gli under 11. In pieno stile di propaganda da regime, ad ogni bambino a cui i genitori fanno fare la punturina, in Lombardia viene regalato un ingresso gratuito a Gardaland. Non solo, gli si dà anche un “Certificato di valore” su cui c’è scritto: “Ha dimostrato il merito di aver intrapreso una missione straordinaria contro il coronavirus”. In Toscana, invece, si procede nel segno dalla Pimpa, la cagnolina a pois disegnata da Altan. A Napoli si regalano palloni per i maschietti e bambole per le bambine (alla faccia del gender! Ma qui nessuno dice niente). Ma la notizia dell’ultim’ora è che mentre il vaccino viene inoculato ai bambini 5-11 anni, c’è chi non si accontenta e pensa già a procedere alla vaccinazione dei neonati. Fake news? No, lo ha detto il sottosegretario alla salute Andrea Costa. (Continua a leggere dopo la foto)

Intervenuto in diretta a UnoMattina su Rai1 ha detto: “Confidiamo che già entro fine marzo prossimo possa arrivare anche il vaccino per i più piccoli. Attendiamo con grande fiducia il lavoro della scienza, che ogni giorno ci mette a disposizione le armi giuste per contrastare la pandemia”. Come spiega Patrizia Roder Reitter su La Verità, però, “il sistema immunitario dei bambini è molto diverso da quello degli adulti e le loro ri-sposte immunitarie possono variare a seconda della età, non si comprende questa frenesia di vaccinare categorie non fragili. A settembre l’amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla, aveva affermato che i risultati della sperimentazione peri bambini più piccoli, dai due ai quattro anni, sarebbe stato disponibile entro un paio di mesi”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Il quotidiano Chicago Tribune ha appena pubblicato un servizio sulle sperimentazioni in corso del vaccino Moderna nei bimbi da sei mesi a quattro anni al Lurie Children’s hospital, l’ospedale pediatrico di Chicago specializzato nelle cure di neonati, bambini, adolescenti. Elena Rosales, di tre anni, è una volontaria. Si fa per dire, l’ha messa nel trial clinico la madre, Mariaelena Lozano, e la piccola è già alla seconda dose. La donna e il suo compagno hanno contratto il Covid-19 all’inizio di agosto, entrambi erano completamente vaccinati. A tre partecipanti su quattro allo studio viene somministrato il vaccino Moderna, mentre un quarto dei vo-lontari riceve un placebo. Si tratta di circa 120 bimbi e neonati di Chicago. Lo studio è in cieco, il che significa che i partecipanti e i loro genitori non sanno se hanno ricevuto l’immunizzazione o meno”. (Continua a leggere dopo la foto)

“L’iniezione viene fatta nelle cosce «perché non hanno tanto tessuto nella parte superiore delle braccia». Lurie ha iniziato ad arruolare bambini nello studio a febbraio e sta ancora reclutando partecipanti. Eppure «i bambini e gli adolescenti di solito mostrano sintomi minori e più lievi di infezione da Sars-Cov-2 e hanno meno probabilità degli adulti di soffrire di Covid-19 grave», ha dichiarato a fine novembre l’Oms. «Poiché i bambini e gli adolescenti tendono ad avere una malattia più lieve rispetto agli adulti», ha aggiunto «è meno urgente vaccinarli rispetto alle persone anziane, a quelle con condizioni di salute croniche e agli operatori sanitari»”. Prepariamoci al gpeggio.

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