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“Finanza e Europa, Meloni fa parte del Draghistan”. Paragone svela il bluff di Fratelli d’Italia (VIDEO)

Pubblicato il 24/09/2022 13:03 - Aggiornato il 24/09/2022 13:20

Nell’ultimo giorno di campagna elettorale, il leader di Italexit, Gianluigi Paragone, ha tenuto un discorso di altissimo profilo ed è andato a fondo delle tante questione urgenti che riguardano il nostro Paese e non solo. In una piazza gremita, Paragone ha chiuso la campagna elettorale di Italexit attaccando anche Fratelli d’Italia, sgombrando ancora una volta il campo da dicerie riguardo un suo possibile appoggio esterno a un eventuale governo Meloni. Dice il senatore dal palco: “Anche la stessa Meloni, che appena i mercati finanziari hanno detto ‘Bau’ è andata a tranquillizzarli, a farsi dare la patente di forza capace e tranquilla, alla fine sarà forza del Draghistan, perché io non ho sentito parole di discontinuità”. (Continua a leggere dopo la foto)

Insiste Paragone nel suo attacco: “Ho sentito parole per cui l’agenda Draghi deve essere sostenuta perché ce lo chiedono i mercati finanziari, l’Europa, l’America”. Il giorno prima Paragone aveva ribadito il concetto al forum ANSA, sottolineando che Italexit non è intenzionata a concedere nemmeno un appoggio esterno ad un eventuale governo di centrodestra: “Noi faremo il cane da guardia. Tanto a fare la stampella ci pensa Calenda”, ha risposto con una stoccata netta. Il senatore punta a conquistare le preferenze tanto della base storica di FdI e della Lega (dopo che “Salvini ha baciato la pantofola a Draghi”), quanto del Movimento da cui lui stesso proviene. (Continua a leggere dopo la foto)

In piazza Paragone ha detto: “C’è sempre qualcuno diverso dal popolo sovrano che dice cosa deve essere fatto. Noi diciamo No, nessuna agenda Draghi può meritare il rispetto degli italiani. Noi dobbiamo essere cittadini liberi con i diritti e con le libertà. Noi non abbasseremo il capo per diventare algoritmi, robot, intelligenza artificiale”. E ancora: “La Meloni viene dall’Aspen Institute. Ha rassicurato i mercati, ha parlato con Mattarella e con Draghi. E poi a Cernobbio lo ha detto chiaramente: si andrà avanti con quella linea: sanzioni, armi all’Ucraina, Nato, Europa…”. (Continua a leggere dopo il video)

Poi la bordata tocca anche a Salvini, un altro che fa finta da anni di essere antisistema ma che poi alla prova dei fatti si è dimostrato più di Sistema di molti altri: “Vale la pena ricordare chi è Salvini – attacca Paragone -. Era quello con la felpa No-Euro. E adesso cosa fa? È andato a votare Draghi e ci ha fatto il governo insieme. Un governo schifosamente europeista e che rinnega quello per cui i cittadini ti hanno votato. Noi lo abbiamo messo alla prova dei fatti con la mozione di sfiducia a Speranza. Se l’è data a gambe: la Lega non l’ha votata. Quindi ricordatevi che il ministro della Salute di Salvini si chiama Speranza. Così come si chiama Lamorgese quello dell’Interno”.

È possibile rivedere e riascoltare tutti gli interventi della chiusura di campagna elettore sulla pagina ufficiale di Gianluigi Paragone.

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