Uno schema sempre identico da un anno a questa parte, con gli stessi errori nella lotta alla pandemia che si ripetono. Draghi o Conte a Palazzo Chigi, poco o niente è cambiato, in realtà. Perché, come spiegato dal senatore Luigi Paragone di fronte alla nuova stretta voluta dal governo per contrastare il Covid-19, “è la catena che è la stessa. Parte dell’Oms, ormai sospesa tra lo strapotere della Cina e quello di privati come Bill Gates, che fa ormai addirittura previsioni sui morti in arrivo in Italia. E arriva fino a un Parlamento italiano ormai escluso da qualsiasi forma di trasparenza. Siamo in questa situazione da un anno senza che nessuno dica la verità”.
“In Europa si parla di un passaporto vaccinale – ha spiegato il fondatore del partito Italexit – che sarebbe l’ennesima prova di una dittatura in atto. Sui vaccini, nessuno ammette ancora le prese in giro da parte delle multinazionali del farmaco, che si sono aggiustati i bilanci illudendo il mondo con vaccini di cui non si conosce la reale efficacia. Finché mancherà la verità non si potrà mai venire a capo di questa crisi, che nel frattempo rade al suolo interi pezzi di economia. Possibile che continuino a obbligarci a tenere tutto chiuso, mettendo in ginocchio le famiglie, in assenza di un protocollo unico?”.
I vaccini, insomma, non faranno certo miracoli. E renderli obbligatori sarebbe una follia. “Sarebbe uno strapotere – è la posizione di Paragone – Così come non possono esserci patenti sanitarie. Viviamo nella confusione più totale. Pensare che circolano ancora mascherine che non hanno una vera e propria omologazione. Chi ci dice che siano efficaci? Nel frattempo, però, creiamo danni all’economia reale, che non viene risarcita. I ristori sono soltanto una parola, non ci sono risarcimenti. Però facciamo pagare multe a ristoratori che aprono nel rispetto dei protocolli che erano stati chiesti mesi fa. Siamo all’esasperazione di una finzione replicata all’infinito”.
A ridere, in tutto questo, sono soltanto le grandi multinazionali del farmaco, che dopo i vaccini si preparano “a fare grandi affari sul altro fronte, quello dell’ecosostenibilità, ormai diventata parola ripetuta come un mantra”. Mentre Draghi si limita a proseguire nel solco già tracciato dal governo Conte, del quale ha mantenuto, non a caso, protagonisti come il ministro della Salute Roberto Speranza e il commissario Domenico Arcuri, affinché sia chiaro che non cambierà niente rispetto al recente passato.
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