Il messaggio numero 1932 rilasciato dall’Inps farà felice molti lavoratori, e inevitabilmente ne lascerà scontenti molti altri. Il nuovo bonus sullo stipendio di 1176 euro sarà aggiunto alle buste paga dei dipendenti da luglio 2023 a dicembre 2023, escludendo la tredicesima mensilità. I datori di lavoro avranno tutto il tempo per rispettare i requisiti legali e garantire che l’aumento di stipendio venga accreditato. Vediamo, ora, nel dettaglio a chi è rivolto e quali ne sono le caratteristiche. La misura viene incontro alle varie categorie di lavoratori che da tempo invocano un aumento significativo del proprio stipendio. (Continua a leggere dopo la foto)
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Chi ha diritto al bonus stipendio
La gratifica sarà destinata a coloro che guadagnano meno di 25.000 o 35.000 euro all’anno. Inoltre, sarà anche accreditata la quattordicesima mensilità, conosciuta anche come “gratifica estiva”, ai lavoratori. La misura disciplina anche, come si legge nel messaggio dell’Inps, “l’esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore”. Il Governo Meloni ha proposto una nuova riduzione del cuneo fiscale all’interno del Decreto legge numero 48 del 2023, il cosiddetto Decreto lavoro, specificamente richiamato dal primo comma dell’articolo 39. Combinando la riduzione fiscale del 4%, che si traduce in un aumento delle buste paga dei lavoratori, con le riduzioni fiscali del 2% e del 3% previste dalla Legge di Bilancio 2023, prende corpo l’ammontare complessivo della riduzione fiscale. (Continua a leggere dopo la foto)
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Le fasce di reddito e gli importi del bonus
Coloro che percepiscono un reddito inferiore a 25.000 euro, dunque uno stipendio mensile di 1.923 euro o anche meno, sono soggette a un’aliquota fiscale del 7%, mentre i lavoratori il cui stipendio non sia superiore a 2.692 euro al mese, o che abbiano un reddito annuo inferiore a 35.000 euro, beneficeranno di un’aliquota del 6%. Secondo le indicazioni fornite dall’Inps, è facile calcolare gli incrementi salariali in ciascuna fascia. A chi percepisce 10.000 euro, ad esempio, verrà riconosciuto un incremento mensile di 44,92 euro, pari a 539,04 euro annui, mentre coloro che hanno un reddito pari a 15.000 euro avranno un aumento mensile di 67,38 euro, che è pari a 808,56 euro annui. Poi, le persone che percepiscono 20.000 euro avranno un aumento mensile di 76,82 euro, che è pari a 921,84 euro annui. L’aumento mensile per chi percepisce 25.000 euro, invece, ammonterà a 96,03 euro, ovvero 1.152,36 euro all’anno. Infine, chi percepisca un reddito di 30.000 euro otterrà un incremento mensile di 90,49 euro, pari a 1.152,36 annui, e chi abbia un reddito di 35.000 euro avrà un aumento mensile di 98,56 euro, che è pari a a 1.182,72 all’anno. (Continua a leggere dopo la foto)
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La tredicesima
Se la tredicesima mensilità non supera i 2.692 euro, allora l’importo pagato è del 2%, ovvero 224 euro se distribuito mensilmente. Invece, come leggiamo su i-dome.com, se il valore della tredicesima mensilità non superi i 1.923 euro, l’erogazione del bonus sarà calcolata al 3% o, ancora, sarà fissata in maniera forfettaria a 160 euro al mese.
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