Elon Musk ancora protagonista del dibattito. Non nel campo tecnologico, ma in quello politico. Sempre più attivo e presente, il proprietario di Twitter si sta di giorno in giorno schierando sempre più sul fronte repubblicano. Se con la sua Tesla qualche giorno fa si è reso protagonista per aver lanciato l’ultimo modello di robot che – a detta sua – rivoluzionerà il mondo del lavoro (c’è da capire se in meglio o in peggio), adesso torna alla ribalta per un documentario contro il cambio di sesso e le politiche Lgbt. Insomma, un altro modo per dire chiaramente da che parte vuole stare in vista delle prossime elezioni. Il documentario in questione si intitola “What is a Woman” (Cosa è una donna), è diretto da Matt Walsh, e denuncia l’abuso da parte della sinistra delle politiche a sostegno dei transgender e della comunità Lgbt. (Continua a leggere dopo la foto)
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Ma cosa c’entra Elon Musk in tutto questo? Come racconta Repubblica, il documentario doveva essere rilanciato il primo giugno su Twitter, ma poco dopo i responsabili della sicurezza sulla piattaforma ne hanno limitato la visione, aggiungendo un tag che lo descriveva come “hateful conduct” perché promuoveva il “misgendering”, ossia la pratica di rifiutare o denigrare le persone per il modo in cui si identificano come genere. A quel punto è intervenuto direttamente Elon Musk, dicendo che si era trattato di un errore, poi ha rilanciato il tweet del documentario e ha incoraggiato “ogni genitore a guardarlo”. Apriti cielo. La comunità Lgbt è insorta. (Continua a leggere dopo la foto)
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Ha scritto Elon Musk a corredo delle polemiche con la comunità Lgbt: “Perché gli adulti consenzienti dovrebbero poter fare qualsiasi cosa li renda felici, purché non facciano del male agli altri, ma un bambino non è capace del consenso, che è il motivo per cui abbiamo leggi per proteggere i minorenni“. Musk è proprietario di Tesla, Space X, Neuralink, Starlink e ora anche di Twitter, ed è l’uomo più ricco al mondo. Ha riaperto Twitter a Trump e, con questa nuova uscita, sembra voler far capire verso quale parte deve pendere l’ago della bilancia. E questo al Sistema rode da morire. A maggior ragione perché sta dando visibilità e spazio a Robert Kennedy, candidato dem, certo, ma frontman delle proteste contro il vaccino Covid e delle battaglie per la verità.
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