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Riscaldamenti, chi farà i controlli in condomini e aziende. Le nuove regole

Pubblicato il 12/10/2022 12:08 - Aggiornato il 12/10/2022 12:18

C’era da aspettarselo! Dopo le regole imposte in nome dell’emergenza sanitaria, si è fatto presto a passare alle regole imposte per il controllo dei consumi energetici.
Come riportato da ilCorriere.it, Roberto Cingolani -ministro della Transizione ecologica- ha approvato e firmato il decreto che definisce le nuove regole sul riscaldamento che verranno applicate durante la stagione invernale.
Il Piano di riduzione dei consumi di gas naturale prevede: l’abbassamento di un grado della temperatura negli ambienti riscaldati e la riduzione dei tempi di accensione dei termosifoni, un’ora in meno al giorno e 15 giorni in meno sull’intera stagione. Viene così posticipata di 8 giorni e anticipata di 7 la data di inizio e di fine accensione del sistema di riscaldamento.
Nello specifico, in base alle registrazioni annuali, il Paese viene diviso in sei aree climatiche e si stabilisce che vi sarà:
-zona A: costituita dal Sud Italia e dalle isole, ore 5 giornaliere con i caloriferi accesi dal 8 dicembre al 7 marzo;
-zona B: dove si trovano le grandi città come Agrigento, Reggio Calabria, Messina o Trapani, ore 7 giornaliere dal 8 dicembre al 23 marzo;
-zona C: Napoli, Imperia e Cagliari, ore 9 giornaliere dal 22 novembre al 23 marzo;
-zona D: Roma, Firenze, Foggia, Ancona e Oristano, ore 11 giornaliere dal 8 novembre al 7 aprile;
zona E: Milano, Torino, Bologna e L’Aquila, re 13 giornaliere dal 22 ottobre al 7 aprile;
-zona F: arco alpino, con città come Belluno, Trento e Cuneo, nessuna limitazione. (Continua dopo la foto)

Resta ancora da chiarire, invece, la questione su come verranno effettuati i controlli e da quale autorità.  Al momento, le normative prevedono che i controlli siano effettuati «privilegiando accordi tra gli enti locali o anche attraverso altri organismi pubblici o privati di cui sia garantita la qualificazione e l’indipendenza» oppure «dalle autorità definite dalla corrispondente legge regionale o delle province autonome». Questo indica che sarà competenza degli enti locali a verificare il rispetto delle regole, nell’ambito delle ispezioni sugli impianti termici.
Fonte: ilCorriere.it