Riceviamo dal Comitato Fragili e Caregiver BNL una denuncia relativa a una vicenda sconcertante.
Di seguito riportiamo il testo.
“Sabato prossimo, 9 aprile, saremo in piazza per manifestare contro il piano scellerato di Banca Nazionale del Lavoro, un istituto prima italiano e adesso francese per il quale la “fragilità” dei suoi dipendenti è diventata “un peso da scaricare”.
Su tutti i giornali abbiamo letto i risultati della BNL: la banca ha chiuso il 2021 con un utile di circa 376 milioni di euro (in crescita del 3.7% rispetto all’anno precedente).
Un’impresa che versa in queste acque avrebbe davvero la possibilità di fare la differenza, di dimostrarsi solidale, attenta alle esigenze di tutti, sostenibile a 360 gradi: BNL avrebbe la possibilità di distinguersi e di far vedere al mondo intero quanto una grande azienda possa fare anche per il bene dei propri dipendenti.

E al suo “volto umano” BNL tiene tantissimo: da oltre trent’anni tiene in piedi una partnership con Telethon, sostiene la ricerca per combattere importanti malattie, e sfrutta questa sua
“generosità” per alimentare grandi campagne promozionali. Ogni anno le filiali di BNL si trasformano e i lavoratori si impegnano nella raccolta fondi in sostegno di Telethon. Impegno che in ogni angolo della banca è stato profuso da tutte le lavoratrici e da tutti i lavoratori.
Come avrete potuto leggere dalla stessa stampa, che a queste notizie per la verità ha dato decisamente meno spazio, dall’anno scorso in BNL si combatte e si tiene in piedi una vertenza mai vista prima: la banca intende cedere circa il 10% dei suoi dipendenti. Una operazione senza precedenti, mai vista prima nell’intero settore.
E mentre l’Amministratore Delegato Elena Goitini, sorretta dalla rappresentanza della proprietà francese (il Capo del personale Fabien Corso), si riempie la bocca con parole quali inclusività e unità, l’istituto da lei guidato si prepara ad una delle più feroci operazioni di macelleria sociale mai pensate nella storia di BNL.
Molte lavoratrici e molti lavoratori sono pronti a dar battaglia nelle sedi giudiziarie, sorretti dalle Organizzazioni Sindacali, e sono convinte a ragione di poter vincere in punta di diritto e di giustizia, ma teniamo a denunciare all’opinione pubblica un metodo, una strategia che la banca da molti anni conduce e che non ha nulla a che vedere con i valori che ipocritamente sbandiera in ogni circostanza.
Questa operazione era stata pianificata e pensata a tavolino, viene da molto lontano: nel tempo, riorganizzazione dopo riorganizzazione, BNL ha man mano spostato e trasferito lavoratrici e lavoratori ritenuti ad “operatività ridotta” (così li definiscono!) in specifici uffici che adesso sono oggetto di cessione di ramo. Parliamo di persone fragili, disabili, ipovedenti, malati oncologici, caregiver: persone che andrebbero aiutate, sostenute, protette al meglio per conciliare esigenze di vita meno fortunate a quelle di lavoro.

La risposta di BNL è spietata e indifferente nei confronti delle fragilità di questi dipendenti, mettendo a rischio tante famiglie. Vogliamo denunciare questa condotta indegna, soprattutto alla luce dell’ipocrisia che questo management infiocchetta in ogni luogo.
E ci rivolgiamo alla politica, alla stampa, alla opinione pubblica, così come ai nostri amati clienti: abbiamo voluto bene a questa azienda e abbiamo sempre dato il nostro contributo col massimo sforzo e con piena diligenza, nonostante le tante difficoltà incontrate nel nostro percorso di vita.
Non lasciateci soli, siate al nostro fianco: sabato 9 aprile ci vediamo a Roma, in Piazza del Campidoglio!
per contatti e informazioni chiamare 328.27.97.251oppure 329.53.82.917“
Per scaricare il comunicato stampa della manifestazione clicca il link seguente: https://www.ilparagone.it/wp-content/uploads/2022/04/comunicato_stampa_manifestazione.pdf